Alice Scagni, uccisa a 34 anni con 17 coltellate dal fratello

Il primo maggio la donna era scesa sotto la sua abitazione a Quinto, in via Fabrizi, per portare fuori il cane: per strada ha incontrato Alberto Scagni, 42 anni, e tra i due è scoppiata una lite, l'ultima di una lunga serie. L'uomo, infatti aveva già discusso con la sorella in passato, sempre per chiederle dei soldi e più volte era anche intervenuta la Polizia.

Almeno 17 coltellate hanno ucciso Alice Scagni, tutte inflitte da suo fratello Alberto. Il primo maggio la donna, 34 anni, era scesa sotto la sua abitazione a Quinto, in via Fabrizi, per portare fuori il cane: per strada ha incontrato il 42enne e tra i due è scoppiata una lite, presto degenerata.

Dai primi esami fatti sul corpo di Alice Scagni dal medico legale Sara Lo Pinto, è emerso che le coltellate che il fratello le ha inflitto sono state minimo 17, ma il numero preciso si saprà nei prossimi giorni, quando verrà effettuata l’autopsia.

Alberto Scagni residente a Sampierdarena, uno dei più popolosi quartieri di Genova, è stato fermato poco lontano dal luogo del delitto, con ancora il coltello in mano e i vestiti sporchi di sangue. Portato prima in Questura e poi nel carcere di Marassi, è accusato di omicidio volontario aggravato.

A chiamare i soccorsi, nel tardo pomeriggio di inizio maggio, sono stati i vicini di casa e il marito di Alice Scagni, allarmati dalle grida che arrivavano dalla strada. All’arrivo dei volontari e dei medici del 118, purtroppo la donna era già morta.

Quella lite con il fratello a quanto pare non era la prima ma solo l’ultima e la fatale di una lunga serie: l’uomo aveva già discusso in passato con la sorella, anche animatamente, tanto che più volte sarebbe stata chiamata la polizia. Stando a una prima ricostruzione, come si legge sull’Ansa, Alberto Scagni si è accanito contro la vittima dopo averle chiesto soldi per l’ennesima volta.

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