Gli alimenti non hanno tutti lo stesso tipo di data di scadenza: le differenze
Non tutti i cibi hanno la stessa data di scadenza: alcuni cibi, infatti, possono essere consumati anche dopo quella data. Ma come riconoscerli?
Non tutti i cibi hanno la stessa data di scadenza: alcuni cibi, infatti, possono essere consumati anche dopo quella data. Ma come riconoscerli?
Quasi tutti i cibi che compriamo riportano una data di scadenza: è la legge a imporlo, per far sì che i clienti sappiano che si tratta di prodotti deperibili nel tempo. Alcuni cibi, infatti, non possono essere consumati dopo la data di scadenza riportata onde evitare rischi per la salute mentre altri sì.
Ci sono delle differenze nelle date di scadenza: esistono infatti due tipi di date di scadenza, come impone la legislazione dell’Unione Europea per la sicurezza alimentare, con due diversi significati. Le due etichette riportano la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il” e “da consumarsi entro il“.
Queste due etichette sono importanti, in quanto differenziano i cibi che possono essere consumati anche dopo la data di scadenza e i cibi che devono essere consumati entro quella data per non incorrere in rischi alla salute.
L’etichetta “da consumarsi preferibilmente entro il” indica il Termine minimo di conservazione (TMC): con questa dicitura si indica che dopo quella data il prodotto potrebbe perdere le sue qualità, come avere una consistenza peggiore o un sapore meno buono o alterato, ma che è comunque commestibile senza incorrere in rischi per la salute.
Questo tipo di etichetta si può trovare su prodotti in scatola, essiccati, congelati o refrigerati e altri ancora (per esempio: l’olio, il riso, la pasta).
La seconda etichetta, con la dicitura “da consumarsi entro il“, invece, indica che quel prodotto deve essere consumato entro e non oltre quella data perché è possibile che compaiano batteri e che il prodotto si deteriori, rischiando di danneggiare la salute. Ovviamente, questa etichetta indica quei cibi che vanno a male più velocemente, come il latte, lo yogurt, il pane fresco e la carne tritata.
Ma quali sono alcuni prodotti da tenere in dispensa come risorsa, che durano molto a lungo? Ci sono dei cibi che se ben tenuti possono essere consumati anche a distanza di anni come il sale, che si trova già in natura così com’è, lo zucchero, il miele (da tenere chiuso ermeticamente in un luogo buio) e tutti i tipi di liquori, che grazie alla loro gradazione alcolica possono durare anni.
Vegetariana, amante dei libri, dello sport e di qualsiasi cosa sia vecchio di 500 anni o più.
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