
Allarme botulino: un morto e nuovi intossicati. Cos'è l'intossicazione da tossina botulinica
Tra gli intossicati dopo aver mangiato un panino salsiccia e cime di rapa anche un bambino di 11 anni in terapia intensiva e due adolescenti di 17 anni.

Tra gli intossicati dopo aver mangiato un panino salsiccia e cime di rapa anche un bambino di 11 anni in terapia intensiva e due adolescenti di 17 anni.
A Cosenza, Un uomo di 52 anni, originario di Napoli, è morto e nove persone sono state ricoverate in ospedale, alcune in gravi condizioni, dopo aver consumato un panino con salsiccia e cime di rapa acquistato da un food truck a Diamante, sul litorale tirrenico cosentino. Il caso ha fatto scattare l’allerta sanitaria per un possibile focolaio di intossicazione da botulino.
Il 52enne si è sentito male mentre era in viaggio verso casa, nei pressi di Lagonegro (Potenza), ed è deceduto poco prima dell’arrivo all’ospedale San Giovanni. Il suo corpo è stato trasferito in obitorio in attesa dell’autopsia. Tra i sintomi riportati dalle persone intossicate figurano annebbiamento della vista, nausea e vomito — segnali compatibili con l’avvelenamento da tossina botulinica.
Dei nove ricoverati, due sono 17enni che si sono presentati al pronto soccorso già nella serata di mercoledì. Altri casi si sono aggiunti nelle ore successive, compresi due donne quarantenni. Alcuni pazienti sono stati trasferiti in terapia intensiva e due di loro hanno già ricevuto il siero antitossina botulinica inviato d’urgenza da Taranto. Altre dosi sono in arrivo da Roma.
“Grazie alla tempestiva collaborazione con il Consiglio Superiore di Sanità — ha dichiarato il primario di terapia intensiva Andrea Bruni — abbiamo ricevuto le fiale necessarie anche per eventuali nuovi casi”.
L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha disposto il blocco sanitario del food truck in via precauzionale e ha avviato analisi su tutti gli alimenti serviti.
Il sindaco di Diamante, Achille Ordine, ha invitato alla calma: “Non ci sono ancora evidenze certe sulla correlazione tra i malori e l’attività del food truck”.
Il sospetto botulino riporta alla memoria un episodio analogo avvenuto alla fine di luglio a Monserrato, in provincia di Cagliari, durante la “Fiesta Latina”. Otto persone si sono sentite male, tra cui un bambino di 11 anni, ora ricoverato al Gemelli di Roma. Il minore, in terapia intensiva pediatrica, sarà sottoposto a un intervento per agevolare la respirazione dopo un lungo periodo di intubazione. Sull’episodio indaga la Procura di Cagliari, che ha già iscritto l’organizzatore dell’evento nel registro degli indagati.
Il botulino è una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum, tra le più potenti sostanze neurotossiche conosciute. Ingerita attraverso alimenti contaminati, blocca la trasmissione nervosa ai muscoli, causando paralisi progressiva.
Fonti più comuni di contaminazione:
conserve fatte in casa
alimenti sottovuoto o mal conservati
preparazioni artigianali senza controllo igienico
Sintomi tipici:
visione doppia o offuscata
difficoltà a deglutire e parlare
vomito, nausea
paralisi respiratoria nei casi più gravi
L’intossicazione è una vera emergenza medica. Il trattamento prevede la somministrazione del siero antitossico, ma la rapidità d’intervento è cruciale.
Da quando sono diventata mamma sono convinta che le donne abbiano i super poteri.
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