La conduttrice televisiva Katya Osadcha ha condiviso su Facebook la foto delle parole scritte dal piccolo Anatoly, nove anni, che ha perso la madre in un attacco a Hostomel, città a nord di Kiev. Galyna, così si chiamava la donna, stava tentando di fuggire quando i soldati russi hanno sparato sulla sua auto.
La guerra in Ucraina continua inesorabile a mietere vittime: donne, uomini e tanti, troppi bambini. Quelli che sopravvivono devono fare i conti con le perdite dei loro affetti più cari, proprio come è toccato al piccolo Anatoly di soli 9 anni. La sua mamma è morta in un attacco russo alla città di Hostomel, nella periferia di Kiev.
Galyna, così si chiamava, stava tentando di fuggire quando i soldati hanno sparato sulla loro auto, ferendo la donna a morte. Anatoly, detto Tolya, si è salvato e ha trovato la commovente forza di scrivere i suoi pensieri in una lettera indirizzata alla mamma:
“Mamma, questa lettera è un regalo per te per l’8 marzo! Se pensi di avermi cresciuto invano, ti sbagli! Penso che questi nove anni siano stati i migliori della mia vita. Ti sono molto grato per la mia infanzia. Sei la madre migliore del mondo e io non ti scorderò mai. Spero che tu sia felice in cielo e spero che tu vada in paradiso. Ci vedremo in paradiso. Proverò a fare il bravo bambino per venire in paradiso da te. Ti bacio”.
A riportare la straziante lettera sui social media è stata la conduttrice televisiva ucraina Katya Osadcha. Sulla sua bacheca Facebook ha postato la foto con il testo e due righe nella didascalia: “Soffro così tanto… Ragazzi, non vi meritavate questo orrore. Non c’è forza per sopravvivere al dolore di un bambino”.
Hostomel è uno dei centri più devastati dall’orrore di questa guerra: circa 400 residenti risultano dispersi e il conto dei morti non è ancora definitivo. La denuncia arriva dal capo dell’amministrazione militare locale, Taras Dumenko, intervistato da una stazione radio locale, come riporta anche Ukrayinska Pravda.
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