In 15 anni al potere, quanto Angela Merkel ha pensato al bene delle donne?
La cancelliera tedesca compie 67 anni il 17 luglio. Il suo ruolo le ha sempre imposto una certa rigidità, ma quanto ci tiene alla parità di genere?
La cancelliera tedesca compie 67 anni il 17 luglio. Il suo ruolo le ha sempre imposto una certa rigidità, ma quanto ci tiene alla parità di genere?
Angela Merkel, il 17 luglio compie 67 anni. Ora che il suo mandato è agli sgoccioli, la cancelliera tedesca appare stanca, cosa comprensibile dati gli impegni e le responsabilità a cui è stata sottoposta negli ultimi anni. Ma quanto ha influito il suo genere nel suo lavoro? Quanto ha incarnato i valori del femminismo? E quanto ha difeso i diritti delle donne?
In oltre 15 anni di carica governativa Angela Merkel non ha mai avuto occasione di soffermarsi a lungo sul suo ruolo di donna in politica, spesso mascherando la sua stessa femminilità e tenendo per sé parecchi dei suoi pensieri da femminista. Ma ora che è certa la sua decisione di non candidarsi più, Angela appare più morbida e più disposta ad affrontare delle tematiche che aveva rinchiuso in un cassetto dentro sé. Come ha fatto in una intervista nel 2019 al quotidiano tedesco Die Zeit.
Anche se non si è mai considerata una femminista attivista ma solo femminista in quando donna, negli ultimi anni ha rilasciato dichiarazioni e espresso posizioni importanti: come si legge in un articolo del National Post, la Cancelliera nel 2018, quando diede le dimissioni da leader della Democrazia Cristiana, sottolineò il divario retributivo di genere, successivamente accusò il suo partito per una leadership sproporzionatamente maschile. Per non dimenticare la volta in cui, a una tavola rotonda d’affari in Israele con solo uomini, ha detto “sarebbe meglio” se il prossimo raduno includesse altre donne.
Insomma, la cancelliera pare solo essersi costruita una sorta di corazza per andare avanti in un modo significativamente cavalcato dagli uomini, quello della politica e ha cercato di costruire una sua personalità a volte a discapito di un’identità femminile, che ora sta lentamente riaffiorando.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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