Anna Safroncik: "Papa Francesco, lei può fermare Putin, Kiev la aspetta"

L'attrice è intervenuta a Le Iene con un monologo per chiedere al Santo Padre di intervenire contro la guerra: "La mia città, che in questi mesi si tingeva di bianco e di rosa per la fioritura, ora è dilaniata dalle esplosioni. Con la sola sua presenza lei può fermare le bombe".

Anna Safroncik è intervenuta a Le Iene per lanciare un appello per il suo popolo, per la sua Kiev, la città in cui è cresciuta, e per dire stop alla guerra in Ucraina. L’attrice ha parlato spesso in questi giorni dell’angoscia per il suo Paese e per la sua famiglia, da quando la Russia ha iniziato ad invadere la sua nazione d’origine.

“Sulla facciata della casa dove sono cresciuta c’erano due parole: pace e libertà”, ha iniziato così il suo monologo su Canale 5, raccontando la bellezza di Kiev e la speranza degli ucraini:

“Noi non siamo neonazisti. Abbiamo vissuto la fame, i muri, credevamo in un mondo libero. Ma qualcuno ha invertito il corso della storia”.

L’attrice ha parlato di Kiev, dove è nata nel 1981, definendola come la capitale del mondo libero e in quanto tale “va difesa come simbolo di tutto ciò che la democrazia ha conquistato”. Poi ha aggiunto che non bastano “le sanzioni, la diplomazia, la fornitura di armi a una resistenza che si muove sul crinale scivoloso di una possibile guerra nucleare”.

Un’analisi lucida che in cui Anna Safroncik va dritta al punto, che per lei non è certo arrivare “a una pace che consegni il popolo ucraino a una schiavitù non voluta, non cercata. Perché quel destino di fuga e di morte, domani potrebbe toccare a qualcun altro, persino a voi”. E ancora, la richiesta che l’attrice mutua dalle parole di Carlo Verdelli, il giornalista che ha chiesto ai capi di stato europei di riunirsi a Kiev simbolicamente per “fermare questo sprofondo”. Safroncik allora aggiunge:

“Io non sono nessuno per chiederlo, ma vorrei che con loro ci fosse Papa Francesco, che anche per noi ex sovietici è testimone di pace e di speranza.
Papa Francesco, con la sola sua presenza a Kiev lei può costringere Putin a fermare le bombe e ad aprire veramente un dialogo.
Papa Francesco, la mia città, che in questi mesi si tingeva di bianco e di rosa per la fioritura, ora è dilaniata dalle esplosioni, ed è lì ad aspettarla”.

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