Anna Wintour è l’imperatrice della moda nel mondo, la direttrice di Vogue America dal 1988 è diventata un icona mondiale tanto che la casa editrice della rivista l’ha nominata :”indefinitamente direttrice di Vogue e direttrice artistica di Condé Nast”. Da anni Anna Wintour è considerata un deus ex machina capace di fare e disfare le carriere degli stilisti. Lavoratrice instancabile, amata e temutissima allo stesso tempo, la sua figura suscita un misto di paura e adorazione.

La sua figura, algida e influente, ha ispirato la figura di Miranda del Diavolo Veste Prada, il film del 2006 in cui le diede il volto Meryl Streep. Negli scorsi mesi, infatti, si era parlato della fine dell’era Wintour a Vogue ma la casa editrice ha voluto, in uno stringato comunicato stampa, smentire subito le voci di un addio.

Bob Sauerberg, amministratore delegato di Condé Nast, ha definito Anna come a una “leader creativa la cui influenza e’ fuori misura”. Una carriera iniziata a Vogue UK diventandone direttrice per poi passare a Vogue Usa e dal 2013 e’ diventata anche direttore artistico di Conde Nast.

La sua figura è diventata ormai un’icona con quel suo caschetto castano con frangetta che porta da quando aveva 14 anni, gli occhiali scuri che non toglie nemmeno di fronte alla Regina Elisabetta e le immancabili décolleté color carne firmate Manolo Blahnik.

Anna è stata una grande amica della scomparsa Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, e lo scorso 7 luglio a Long Island l’amicizia si è rinnovato con il matrimonio tra i figli delle donne Bee Shaffer con il regista italiano Francesco Carrozzini. Proprio lo scorso anno Anna aveva partecipato  alla Mostra del Cinema di Venezia dove è stato presentato il film che racconta la carriera di Franca Sozzani.

Insomma, il “diavolo” non veste Prada ma soprattutto non andrà mai in pensione.

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