Perché ad alcune persone viene l'ansia quando devono rispondere al telefono
Provi ansia quando devi rispondere al telefono? Si tratta di una reazione molto comune, ma perché si verifica e come possiamo fare per combatterla?
Provi ansia quando devi rispondere al telefono? Si tratta di una reazione molto comune, ma perché si verifica e come possiamo fare per combatterla?
A molte persone capita di provare una forte ansia quando devono rispondere al telefono. Ma perché ciò avviene?
Avete mai provato ansia nel momento di rispondere al telefono? Non vi preoccupate, siete in buona compagnia! A nessuno, infatti, piace dover rispondere alla chiamata di un numero sconosciuto, e certe persone possono vivere quel momento in modo molto negativo.
Secondo una ricerca condotta da Open Market, il 75% dei millennial preferirebbe inviare messaggi di testo piuttosto che conversare al telefono. Inoltre, uno studio del Jurys Inn Hotel Group ha constatato che le telefonate rendono nervoso il 40% di noi e, addirittura, 1 su 20 è “terrorizzato” di ricevere una chiamata.
Una “paura” del telefono pressoché infondata, se pensiamo che la maggior parte delle persone lo utilizza per gran parte della giornata. A dare una spiegazione a questo fenomeno è stata Lorraine Hackett, del MyMind Center for Mental Wellbeing, la quale ha affermato: “Viviamo in una società in cui si può scegliere tra molte forme di comunicazione. Ognuna di queste possiede una propria identità sociale: ad esempio, essere molto presenti su Facebook Messenger o WhatsApp dice molto su che persone siamo”.
E ha aggiunto: “La forma di comunicazione che scegliamo può rappresentarci socialmente ancor prima di qualsiasi conversazione. Le telefonate, in questo contesto, sembrano arcaiche e l’idea che dobbiamo essere capiti solo in base a ciò che diciamo può spaventare”.
Secondo Hackett, “una telefonata può avere un carattere d’urgenza che non è presente in altre forme di comunicazione”. E questo è un dettaglio interessante. In effetti, nel mondo di oggi si tende a effettuare una telefonata solo in casi particolari, quando si ha qualcosa di veramente importante da dire a qualcuno. Ecco perché, quando riceviamo una chiamata, proviamo immediatamente un senso di ansia dovuto all’apprensione di non sapere cosa ci verrà comunicato.
“Gli schermi dei telefoni, in sostanza, sono la nostra barriera al contatto immediato e possono trasformarsi rapidamente in uno scudo”, ha continuato Hackett. Quando comunichiamo per via testuale, infatti, sentiamo di avere più controllo sulla situazione e possiamo evitare la reazione immediata del nostro interlocutore (potenzialmente negativa). Si evitano inoltre pause imbarazzanti e indecisioni su quali parole scegliere.
Per combattere questo senso d’ansia, a volte molto forte, si possono mettere in pratica semplici esercizi di respirazione. Anche riconoscere il motivo per cui proviamo questa forte ansia può aiutarci a far fronte ai sintomi fisici che si possono provare, come la secchezza delle fauci e l’aumento della frequenza cardiaca.
“Se l’ansia di una persona diventa opprimente, è una buona idea avere un ‘piano di fuga’.”, ha dichiarato Hackett. “Per esempio si può prestabilire la durata massima di una chiamata entro la quale completare la conversazione. Avere questo piano in atto è spesso sufficiente per interrompere la spirale di ansia”.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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