Apple pagherà la scuola a 100mila ragazze
Secondo le stime del Fondo Malala, sono 130 milioni le ragazze che non frequentano la scuola e la collaborazione con Apple servirà a colmare questo vuoto, a risanare questa piaga.
Secondo le stime del Fondo Malala, sono 130 milioni le ragazze che non frequentano la scuola e la collaborazione con Apple servirà a colmare questo vuoto, a risanare questa piaga.
È una bellissima notizia quella che vede protagonista Apple e il Fondo Malala per sostenere il diritto all’istruzione, gratuita, sicura e di qualità, per 100mila ragazze che, fino ad oggi, si sono viste negare questo diritto, come scrive Apple.com. Il ceo di Cupertino, Tim Cook, dunque, entrerà a far parte del consiglio direttivo del Fondo guidato dal Premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai così da dare il proprio contributo, un sostegno economico per aiutare 100mila ragazze. Insomma, si passerà dalle parole ai fatti estendendo i programmi di finanziamento anche in India e America Latina e dando l’opportunità di un’istruzione secondaria a chi, fino ad oggi, non ha potuto permetterselo.
Queste le parole di Malala Yousafzai:
Il mio sogno è che ogni ragazza scelga il proprio futuro attraverso le loro innovazioni e la filantropia, Apple ha contribuito ad educare e responsabilizzare le persone in tutto il mondo. Sono grata che Apple conosca il valore dell’investimento nelle ragazze e si unisca al Fondo Malala nella lotta per garantire che tutte le ragazze possano imparare e guidare senza paura.
“Riteniamo che l’istruzione sia una grande forza egualitaria e condividiamo l’impegno del Malala Fund nel dare ad ogni ragazza l’opportunità di andare a scuola. Malala è una coraggiosa sostenitrice dell’uguaglianza. È una delle figure più stimolanti del nostro tempo e siamo onorati di aiutarla ad ampliare l’importante lavoro che sta facendo per dare potere alle ragazze di tutto il mondo”, queste le parole di Tim Cook, Ceo di Apple.
Giornalista e Videoreporter, nato e cresciuto a Catania. Attratto dal mondo del giornalismo fin dalla nascita, ha trasformato la sua più grande passione in un lavoro: racconta storie senza filtri, senza pregiudizi. Da buon sicilian...
Cosa ne pensi?