Perché l'Arco di Trionfo sarà impacchettato con 25 mila metri di tessuto

Si tratta di un'iniziativa in onore dell'artista bulgaro Christo, scomparso nel maggio 2020, a 84 anni. Il progetto è stato completato dal nipote Vladimir Javacheff in coordinamento con il museo Pompidou e le autorità francesi.

Venticinque mila metri quadri di stoffa per “impacchettare” l’Arco di Trionfo. Tutto tassativamente in polipropilene argento e blu biodegradabile e con oltre sette mila metri di corda. L’iniziativa, visibile a Parigi dal 18 settembre al 3 ottobre, è un omaggio a Christo, l’artista bulgaro morto a maggio 2020 all’età di 84 anni.

Christo aveva sempre sognato di rivestire il famoso monumento parigino fin dagli Anni ’60 senza mai riuscirci, producendo però alcuni progetti. Il completamento di questo sogno è stato supervisionato da suo nipote Vladimir Javacheff in coordinamento con il museo Pompidou e le autorità francesi. Nelle intenzioni di Christo e di sua moglie Jeanne-Claude, morta nel 2009, il monumento, grazie al particolare rivestimento, diventerà “un grande oggetto vivente, stimolato dal vento e dai riflessi di luce“, come riporta Rai News.

Impacchettare l’Arco di Trionfo è costato quattordici milioni di euro e il progetto è stato completamente autofinanziato, senza denaro pubblico, grazie alla vendita delle opere originali dell’artista: studi preparatori, disegni, collage progetti e modelli, opere degli anni Cinquanta e Sessanta e litografie originali dedicate ad altri soggetti, tutti della mano di Christo.

Il maestro della Land Art, – forma d’arte contemporanea in cui l’artista interviene direttamente sulla natura – naturalizzato statunitense, nella sua lunga carriera ha ‘impacchettato‘ opere su grande scala in varie parti del mondo. Nel 2019 era riuscito a ottenere l’autorizzazione per la copertura dell’iconico monumento della capitale francese. Poco prima di morire, Christo avrebbe voluto ‘firmare’ a Parigi il suo ultimo lavoro, dopo l’atto radicale del 1985 quando imballò in modo spettacolare il Pont-Neuf sulla Senna.

Rispettando in pieno il progetto ideato da Christo, i lavori per l’imballaggio dell’Arco di Trionfo sono iniziati lo scorso 4 luglio, ricorrenza della presa della Bastiglia, e sono andati avanti per due mesi. Dopo l’installazione, il monumento tornerà visibile in vista delle celebrazioni dell’Armistizio della Grande Guerra, per l’11 novembre.

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