Continua a professarsi innocente il quindicenne fidanzato di Aurora Tila, precipitata dall’ottavo piano del palazzo in cui abitava lo scorso 25 ottobre; trasferito in un Istituto minorile, in attesa della convalida da parte del Giudice, il ragazzo era già indagato a piede libero dalla Procura minorile di Bologna, guidata dal pm Simone Purgato, per omicidio volontario: secondo l’accusa, infatti, M.S. sarebbe stata la sola persona in compagnia della ragazzina, lo scorso venerdì mattina, e l’avrebbe spinta giù dal balconcino all’ultimo piano del palazzo.

Lui, fermato nella sua casa di Gossolengo, nella provincia piacentina, nel solo interrogatorio finora sostenuto ha ripetuto che la tredicenne Aurora Tila si sarebbe gettata da sola, ma gli inquirenti nutrono dubbi sulla sua versione, alla luce di quanto raccontato da chi conosceva la giovanissima coppia: più d’uno, infatti, avrebbe parlato di veri e propri abusi da parte di lui, di un rapporto tossico e manipolatorio, con atti persecutori e stalking.

A sostenere che i due ragazzi avessero una relazione tossica sono anche la mamma e la sorella di Aurora Tila, Viktoria, tanto che a breve la famiglia della tredicenne presenterà una memoria con nuovi elementi alla Procura per i minorenni: documenti, come testimonianze di amici e chat della ragazza, oltre a una segnalazione ai servizi sociali che la stessa ragazzina avrebbe fatto pochi giorni prima di morire, da cui si evincerebbe chiaramente il comportamento ossessivo del fidanzato. Prove a cui si aggiungono i certificati medici, come spiegato al Tgr Rai Emilia-Romagna dall’avvocata della madre, Lorenza Dordoni, “che saranno prodotti e vagliati dal pm, l’unico titolato a formulare concrete ipotesi di reato”.

Nella giornata di ieri, inoltre, Viktoria Tila ha pubblicato una serie di chat in cui la sorella le parlava proprio del comportamento del fidanzato.

Di certo, i familiari escludono che Aurora Tila possa aver deciso di togliersi la vita; per il suo quattordicesimo compleanno, fra qualche giorno, sarebbe dovuta partire con tutti loro per un viaggio.

L’ipotesi seguita dalla difesa è invece, ancora, quella del gesto volontario, mentre è attesa per oggi l’autopsia sul corpo della giovane, dopo un primo esame preliminare effettuato ieri, affidata al medico legale Giovanni Cecchetto e che per l’avvocata della famiglia Tila potrà essere “dirimente”. Gli accertamenti potrebbero infatti stabilire se ci sono segni di lotta sul corpo della giovane, o altri elementi che possano corroborare l’una o l’altra ipotesi.

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