Avvocata in ospedale con il figlio, giudici le negano il legittimo impedimento

La donna avrebbe dovuto presenziare a un'udienza, ma ha chiesto il rinvio per poter essere vicina al figlio, che avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico. Il giudice ha respinto la sua istanza.

Ilaria Salamandra è un’avvocata penalista di Roma che ha deciso di denunciare attraverso un video pubblicato sul suo profilo social quello che le sta accadendo, convinta di essere vittima di un’ingiustizia. Il suo bambino è stato infatti ricoverato all’Ospedale Banbin Gesù di Roma per un intervento in day hospital previsto venerdì 14 aprile 2023, stesso giorno in cui lei avrebbe dovuto presenziare a un’udienza. Questa, però, non è stata rinviata, nonostante lei avesse presentato la richiesta di posticiparla per legittimo impedimento.

Mi chiamo Ilaria Salamandra, sono un avvocato penalista di Roma e vi sto facendo questo video da una stanza del Bambin Gesù – sono le parole dell’avvocata nel breve filmato – Sono qui con mio figlio di 2 anni, che ha dovuto fare un day hospital con una sedazione per un problema che ha sin dalla nascita (per il quale subisce dei day hospital almeno una volta ogni sei mesi). Ho inviato un’istanza di rinvio al tribunale (di Roma, ndr) chiedendo il differimento dell’udienza per motivi ovvi e legittimi eppure si è ritenuto di non dover rinviare l’udienza e di dover quindi sentire i testimoni che si erano presentati dicendo che il mio impedimento non è legittimo perché mio figlio lo avrebbe potuto accompagnare il padre, nonostante io lo segua, anche con il supporto di mio marito, sin dalla nascita”.

La donna ha inoltre riferito del tentativo della giudice di reperire il numero dell’ospedale per “contattarmi per avere la mia autorizzazione a sentire il teste. Per lavarsi la coscienza”.

Nascondere l’amarezza, che non può che essere mista a rabbia, non può che essere facile per lei, soprattutto perché arriva in un momento delicato per il suo bambino. “Tutto questo mentre mio figlio era sotto anestesia. Questo è il mondo che viviamo. Questi sono i soprusi a cui noi madri avvocato dobbiamo sottostare. Questi sono i deliri di onnipotenza di una certa magistratura, quella fatta di donne e uomini piccoli piccoli”.

In tantissimi, soprattutto colleghi, le hanno manifestato grande sostegno, capendo perfettamente come lei potesse sentirsi. Ed è proprio per ringraziare tutti che lei ha voluto rassicurare chi si è preoccupato per lei sottolineando che ora il bimbo sta bene.

A prendere la parola sull’accaduto ci ha poi pensato il presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Roma, Paolo Nesta, che ci ha tenuto a precisare quanto questo episodio non sia isolato: “Ricordiamo il caso di una collega cui venne negato il legittimo impedimento nel giorno della data presunta del parto – si legge nella nota – Ora questo nuovo caso, che lede non solo la dignità e il decoro della professione forense, ma la dignità stessa della donna: assurdo, in un’epoca in cui si parla di parità di genere e di cosa fare per eliminare le disparità. È un episodio intollerabile che l’Ordine di Roma stigmatizza, siamo pronti ad agire in tutte le sedi opportune”. 

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