Sono passati ormai molti anni da quando Benedicta Boccoli ha iniziato a farsi conoscere come una delle ragazze di Non è la Rai, la trasmissione degli anni Novanta che ha lanciato anche Ambra Angiolini e Miriana Trevisan. Oggi Benedicta non potrebbe sentirsi più diversa da com’era allora.

Di recente Boccoli ha realizzato il suo primo cortometraggio Come un fiore, presentato alla Festa del Cinema di Roma nell’ambito della rassegna Alice nella Città. Si tratta di un film dedicato alla sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno, trasformatasi per l’attrice in una vera e propria missione.

“Sono solo dodici minuti dei quali però sono molto orgogliosa, perché l’ho voluto, l’ho pensato, l’ho scritto e diretto, ho fatto tutto da sola, anche trovare il produttore”, ha detto Boccoli.

L’idea per il film è nata da un incontro avvenuto durante la giovinezza di Boccoli, nel corso di una vacanza estiva. Conobbe una donna più anziana di lei che mostrava apertamente i segni di una mastectomia sul petto. Anziché nascondere le cicatrici, la donna aveva deciso di decorarle con fiori colorati. Questo gesto ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria di Boccoli, diventando simbolo non solo di grande forza, ma anche di amore e accettazione di se stessi.

“Il tumore mi ha insegnato la bellezza”, ha dichiarato Boccoli, che ha aggiunto di non essere più la ragazza che un tempo intratteneva il pubblico a Non è la Rai e che il tumore che ha combattuto in prima persona l’ha cambiata profondamente.

In una vecchia intervista a Diva e Donna aveva raccontato, riguardo al suo tumore, che “un giorno il cane, Nina, inizia a saltarmi addosso e in maniera strana, puntava sempre al lato sinistro del mio corpo”. Così Boccoli ha scoperto di avere un tumore particolarmente aggressivo, che per fortuna è riuscita a prendere in tempo. Ora la sua intenzione è raccontare la lotta di chi si trova ad affrontare questo male, utilizzando il potente mezzo cinematografico.

“Non siamo più le ragazze di Boncompagni”, ha detto, aggiungendo però che ha intenzione di tornare a collaborare con la sorella Brigitta, un’altra delle ex ragazze di Non è la Rai.

“La malattia ti cambia perché relativizzi tutto. Le mie paure non le ho più, me ne frego. Pensi: ‘Qui si muore, io devo vivere‘, ho un’occasione che è la vita”, ha dichiarato. “Pensi sempre che capiti agli altri, che non capiti a te. Invece questo male capita a tantissime donne. Vi scongiuro, fate la prevenzione, perché può salvare la vita. A me ha salvato la vita”.

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