
"Non voglio sentirmi in colpa per non aver tolto subito le ovaie": le parole di Bianca Balti
Bianca Balti si racconta con una sincerità rara, attraversando palcoscenici, chemio e rinascite in una lunga e bellissima intervista su Vanity Fair.

Bianca Balti si racconta con una sincerità rara, attraversando palcoscenici, chemio e rinascite in una lunga e bellissima intervista su Vanity Fair.
Il punto di partenza è una telefonata a sorpresa a Simone Marchetti di Vanity Fair per un consiglio su Sanremo: l’hanno invitata a presentare una serata e teme di essere ridotta a “monologo sulla malattia”, ma alla fine accetta. Ed è bravissima.
Dopo Sanremo, Bianca Balti volata a Los Angeles per il Vanity Fair Oscar Party. Tra risate, abiti che si sgualciscono solo a guardarli e hamburger di fine serata, Bianca Balti offre a Simone Marchetti parole cangianti:
Nella vita bisogna imparare a non farsi inquinare i pensieri e il proprio tragitto da chi ti vuole sabotare. Ovvio, non ce la fai sempre… Però sto diventando più brava. E infatti mi dico: “Bianca, non badare a chi ti distrae dal tuo percorso, dal tuo destino”. Sai che è una liberazione pazzesca? È un atto di felicità verso sé stessi
In un dialogo che si sviluppa per mesi e città (da Roma a Parigi, passando per L.A.), Balti racconta in questa intervista preziosa su Vanity Fair n.16 il suo essere donna, la maternità, il cancro, la scelta difficile di non togliere subito le ovaie nonostante la predisposizione genetica.
Racconta del dolore provocato dai messaggi di “alcuni dottori che si dichiaravano stupiti perché non mi ero messa in sicurezza” facendomi asportare le ovaie prima, di come si sia sentita sbagliata e di come oggi invece non intenda più lasciare ad altri la possibilità di continuare a farle male.
Anni fa ho tolto il seno, operazione che dura sette ore. Non sai che impatto avrà sul tuo aspetto fisico e io lavoro col mio corpo. Non è una passeggiata: io ho fatto una scelta coraggiosa togliendomi il seno. Sapere di essere predisposti è un discorso, fare l’operazione un altro. Lo consiglio a tutti, certo. Ma non è facile. Io facevo tutti i controlli e avevo deciso di rimandare. Mettersi in sicurezza e prevenire è un tema di cui voglio essere portavoce. Ma non voglio sentirmi in colpa per non aver tolto subito le ovaie. È sminuente. Non puoi lasciare una donna sola nelle sue paure. E giudicarla pensando sia una decisione facile da prendere.
Parole, quelle di Balti, che fanno la differenza. Sono un abbraccio a tante altre donne, senza giudizio.
Balti racconta anche delle sue figlie e di quanto l’abbiano aiutata a comprendere il valore della diversità. A partite dalla più piccola che, dice, le ha insegnato che
i figli non sono mai e forse non devono essere aderenti alle tue aspettative.
Parla della sua evoluzione, del desiderio di dedicarsi alla divulgazione, del nuovo amore vissuto senza gelosie:
Ho scoperto che ciò che mi rende felice è superare me stessa. Non conta più se riesco o meno in una cosa. Se non mi riesce, amen, devi imparare a lasciarla andare e passare alla successiva.
Queste sono sole poche della tante parole preziose in Balti, che meritano di essere lette.
Da quando sono diventata mamma sono convinta che le donne abbiano i super poteri.
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