L'amore adultero e passionale tra la dama Bianca Pellegrino e il conte Pier Maria Il de' Rossi, vissuti nel Quattrocento, è il simbolo più chiaro di un amore in grado di sopravvivere a ogni difficoltà
In Emilia-Romagna si cela un’antica storia di amore proibito che ha attraversato i secoli, lasciando un’impronta indelebile nella storia locale. La relazione tra Bianca Pellegrini e Pier Maria II de’ Rossi è stata un affascinante intreccio di passione, intrighi e destino. Nel cuore di questa storia romantica si erge il maestoso Torrechiara (così chiamato dal conte proprio in onore di Bianca), testimone silenzioso di un amore adultero ma eterno.
Torrechiara – situato in una posizione suggestiva sulle colline emiliane – fu il palcoscenico, in epoca rinascimentale, di un amore proibito tra Bianca Pellegrini, dama di Arluno, e il conte Pier Maria II de’ Rossi. Nonostante entrambi fossero sposati con altre persone, il loro legame si rafforzò nel corso del tempo, sfidando le convenzioni sociali e le aspettative delle loro famiglie.
La passione tra Bianca e Pier Maria era indomabile, alimentata da incontri segreti nelle sale del castello e nei suoi romantici giardini. Le loro lettere appassionate, tramandate di generazione in generazione, testimoniano la profondità dei loro sentimenti e il tormento di vivere un amore proibito. I loro rispetti consorti erano ben consci della loro relazione, ma in nessun modo riuscirono a dividerli.
Bianca Pellegrini rimase fedele al suo amato non solo nei momenti felici, ma anche durante le avversità, supportandolo in un momento molto difficile per la famiglia dei Rossi. Infatti, nel 1476, a seguito dell’omicidio di Galeazzo Maria Sforza, si scatenò una crisi che coinvolse anche i territori del Parmense. Le famiglie dell’alta società cittadina, che si erano sentite escluse dai privilegi concessi, si ribellarono al conte.
Nel 1480 il conte dovette affrontare la dolorosa perdita della sua amata compagna Bianca Pellegrini, la quale venne sepolta nel castello di Torrechiara. Il suo rapporto tra la sua famiglia e Milano si incrinò a causa dell’influenza dei rivali Pallavicini sul reggente Ludovico il Moro. Negli anni che seguirono, il conte si dedicò a contrastare l’aggressione di Milano, che aveva attaccato Parma.
Alla fine, però, il conte perse la sua battaglia. Alla sua morte, nel 1482, venne sepolto accanto all’amata Bianca a Torrechiara. Quando la tomba fu aperta, non si trovò alcuna traccia dei corpi dei due amanti.
Stando a varie congetture, Bianca e Pier Maria ebbero tre figli; Ottaviano, Antonia e Francesca. Tuttavia, i primi due furono riconosciuti dal marito di Bianca, quindi non v’è certezza su chi fosse il vero padre di Ottaviano e Antonia. Mentre su Francesca, la cui esistenza non è mai stata accertata, non si è mai saputo nulla.
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