Il piano di Bill Gates per "oscurare il sole" contro il riscaldamento globale che piace alla Casa Bianca

Bill Gates ha un piano per "oscurare il sole" che permetterebbe di contrastare il riscaldamento globale. Alla Casa Bianca l'amministrazione Biden sta valutando come applicare il progetto.

Il riscaldamento globale è un problema che ormai anche l’agenda politica internazionale non può più ignorare, grazie anche a figure di giovani attivisti come Greta Thunberg; e fra le ipotesi per ridurre i rischi, c’è quella avanzata e finanziata nientemeno che da Bill Gates, intenzionato a “oscurare il sole”: si tratta di un progetto di geoingegneria solare chiamato Stratospheric Controlled Perturbation Experiment (SCoPEx) nato nel 2012, che vede tra i massimi finanziatori proprio il fondatore di Microsoft.

Ma come si può, all’atto pratico, oscurare il sole?

Il metodo proposto dalla ricerca finanziata da Bill Gates prevede la moltiplicazione della quantità di aerosol nella stratosfera per riflettere la luce solare lontano dal pianeta. L’obiettivo finale sarebbe quello di creare nuvole artificialmente spruzzando nell’atmosfera ad alta quota, attraverso un pallone aerostatico, una soluzione di carbonato di calcio. Queste nuvole artificiali andrebbero a bloccare la luce del sole nell’atmosfera superiore.

Nel 2021 doveva esserci un primo studio pilota: l’idea era quella di rilasciare questo particolare carbonato di calcio nei cieli del New Mexico, ma l’esperimento è stato infine annullato.

Alla Casa Bianca, però, il progetto sembra piacere, tanto da aver diffuso un rapporto in cui per la prima volta valuta le tecniche di modifica delle radiazioni emesse dal Sole.

Nel rapporto divulgato dall’amministrazione Biden tutto ruota attorno alla solar radiation modification, la modifica delle radiazioni emesse del Sole tramite mezzi artificiali. È un processo complesso che potrebbe portare danni, oltre che benefici, e sebbene la Casa Bianca non abbia ancora approvato il progetto si tratta della prima volta che queste tecniche vengono valutate da parte del governo americano.

Uno dei più grandi benefici di queste tecniche è che possono agire in modo molto rapido. Secondo il giornale Politico le pratiche di modifica della radiazione solare offrono la possibilità di “raffreddare il pianeta in modo significativo su una scala temporale di pochi anni”.

Secondo alcuni scienziati, però, l’esperimento potrebbe anche avere effetti collaterali sconosciuti derivanti dall’alterazione della composizione chimica dell’atmosfera.

Intanto, il riscaldamento globale non si ferma e martedì 4 luglio 2023 è stato decretato come il giorno più caldo mai registrato a livello globale, secondo i dati dei Centri nazionali per la previsione ambientale (NCEP) del Servizio meteorologico nazionale del governo degli Stati Uniti.

Lunedì 3 luglio 2023 la temperatura media globale aveva raggiunto i 17,01 °C, mentre il massimo precedente risaliva all’agosto del 2016, l’estate dell’anno più caldo di sempre, ed era pari a 16,92 °C. Lunedì 3 luglio, poi, è stato subito superato da martedì 4 luglio, in cui sono stati raggiunti i 17,18 °C, battendo, per adesso, il record come giorno più caldo della storia a livello globale.

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