Tasse sui peti delle mucche agli allevatori: la proposta (seria) della Nuova Zelanda

Il governo della Nuova Zelanda ha proposto di tassare gli allevatori di bestiame per i peti che emettono le loro mucche e pecore. "Un passo avanti nella transizione della Nuova Zelanda verso un futuro a basse emissioni".

La Nuova Zelanda continua la sua strada verso un futuro più green e pulito: la prima ministra Jacinda Arden ha confermato nella giornata di ieri, in conferenza stampa, che il suo governo porterà avanti la proposta di far pagare agli allevatori le emissioni del loro bestiame.

Questo è un importante passo avanti nella transizione della Nuova Zelanda verso un futuro a basse emissioni e mantiene la nostra promessa di dare un prezzo alle emissioni dell’agricoltura a partire dal 2025“, ha dichiarato Ardern alla stampa.

Come specifica il report governativo pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente neo zelandese, l’agricoltura è responsabile della metà delle emissioni totali del Paese, compreso il 91% delle emissioni biogene di metano, un gas serra con un potere di riscaldamento globale 80 volte superiore a quello dell’anidride carbonica nel breve termine.

Fino a ora, l’agricoltura era stata esclusa dall’Emission Trading Scheme, un organismo di regolamentazione governativo che in Nuova Zelanda stabilisce limiti alle emissioni per ogni settore.

Nessun altro Paese al mondo ha ancora sviluppato un sistema per la determinazione dei prezzi e la riduzione delle emissioni agricole, quindi i nostri agricoltori sono destinati a trarre vantaggio dall’essere i primi a farlo“, ha detto Ardern.

Nonostante le rassicurazioni, gli allevatori di bestiame sono preoccupati: Andrew Hoggard, presidente dell’agenzia di difesa rurale Federated Farmers, ha dichiarato in un comunicato sul sito di FedFarm che il piano del governo “strapperà le budella alle piccole città della Nuova Zelanda“.

La proposta del governo, però, spera di incentivare gli agricoltori a ridurre le emissioni senza imporre costi dannosi: infatti, in una dichiarazione rilasciata alla stampa, il governo afferma che le entrate delle tasse saranno riciclate nel settore agricolo “attraverso nuove tecnologie, ricerca e pagamenti di incentivi agli agricoltori“.

Alcune di queste tecnologie vengono già sperimentate in Nuova Zelanda, come il Kowbucha, un probiotico che può ridurre i peti che emettono metano, ora in fase di sperimentazione dall’azienda lattiero-casearia Fonterra.

Premiando gli agricoltori che si attivano per ridurre le loro emissioni, possiamo aiutare un maggior numero di agricoltori a migliorare la loro produttività e redditività, raggiungendo al contempo gli obiettivi climatici“, ha dichiarato in conferenza stampa il ministro dell’Agricoltura Damien O’Connor.

La consultazione per l’attivazione di questa proposta si concluderà a novembre 2022.

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