Perché Blake Lively è (giustamente) furente con il settimanale "Chi"

L’attrice si è scagliata contro il giornale dopo che quest’ultimo ha condiviso senza permesso alcune foto delle sue figlie, avute dal marito Ryan Reynolds: “Sono state scattate senza il nostro consenso”.

Blake Lively è furiosa con il settimanale Chi. Nelle ultime ore, l’attrice americana ha commentato un post Instagram del giornale che includeva alcune foto delle sue figlie minorenni, accusando la testata di averle scattate e pubblicate senza il suo consenso e chiedendo che venissero subito rimosse.

Negli ultimi giorni l’attrice, che si trova a Capri per girare Un piccolo favore 2 di Michele Morrone, si è concessa alcune ore di svago insieme alle sue figlie James, Inez e Betty: momenti che sono stati immortalati da Chi, il quale ha pubblicato, senza permesso, 5 scatti della famiglia sul proprio profilo Instagram. “Blake Lively a Capri con la sua squadra tutta al femminile – si leggeva sotto al post –. Manca solo Ryan Reynolds che è con le sue ragazze in videochiamata”.

Una mossa che non è passata inosservata: “Assolutamente no. Togliete questa spazzatura”, ha scritto quindi Lively sotto al post del settimanale. “Queste sono foto di bambini che sono state scattate senza il nostro consenso e senza che lo sapessimo. Vergognatevi per averle condivise. Sapete che non vi stavamo sorridendo o salutando, non vi abbiamo nemmeno visti. Questa è una falsa rappresentazione e voi lo sapete”.

Blake Lively ha poi concluso il commento invitando i suoi follower a smettere di seguire Chi: “A chiunque sia disturbato da uomini adulti che perseguitano i bambini e vengono pagati per questo, smettete di seguire questo account”.

Ad aggravare la situazione, il fatto che il giornale di Alfonso Signorini e Massimo Borgnis abbia pubblicato le immagini delle tre minorenni senza nemmeno censurarne il viso: una mossa non gradita da Blake Lively, che insieme al marito Ryan Reynolds ha sempre cercato di tutelare la privacy dei figli, mostrandoli in pubblico in pochissime occasioni: dell’ultimo nato, infatti, non conosciamo né il sesso né il nome.

Vogliamo che i nostri figli abbiano la stessa vita normale che abbiamo avuto noi” aveva spiegato Reynolds in un’intervista a People. “Io e Blake per anni non abbiamo mai lavorato nello stesso momento. Quando lei girava un film io ero a casa e viceversa”.

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