L’Islanda è sotto pressione, sia interna che internazionale, per vietare alle “fattorie di sangue” di prelevare il sangue alle cavalle gravide: da quest’ultimo ottengono infatti un ormone (chiamato PMSG) che viene poi tramutato in polvere e spedito in UE e nel Regno Unito per creare prodotti ormonali che aumentano la riproduzione nelle femmine di maiali, mucche e altri animali da allevamento.

La pratica del prelievo del sangue delle cavalle gravide è stata mostrata al pubblico per la prima volta lo scorso novembre, quando il video sotto copertura della Animal Welfare Foundation è stato mostrato in televisione. Nonostante questa pratica vada avanti da 40 anni in Islanda, come riporta il Guardian, moltissimi islandesi hanno affermato di non averne avuto conoscenza finché il video non è stato trasmesso in tv.

Gli attivisti di Animal Welfare Foundation in Islanda hanno mostrato con un reportage sotto copertura pubblicato su YouTube (qui il link) le condizioni in cui versano i cavalli nelle fattorie di sangue: le foto e i video mostrano gabbie di contenimento e recinti coperti da segni di morsi, sintomo di cavalli impauriti e ansiosi. I video mostrano i cavalli che lottano e vengono colpiti in box appositi mentre i dipendenti delle fattorie prelevano il loro sangue con delle grandi canule inserite nella vena giugulare.

L’azienda farmaceutica Isteka, proprietaria o subappaltatrice di fattorie, ha detto alla stampa che dalle cavalle gravide vengono prelevati cinque litri di sangue ogni settimana per otto settimane consecutive: la cifra supera di quattro volte la quantità specificata nelle linee guida internazionali.

Ingunn Reynisdóttir, una veterinaria che vive nel nord dell’Islanda e ha lavorato con i cavalli per tutta la vita, ha specificato al Guardian che la pratica è molto pericolosa: “È troppo [sangue] e se ne prendi troppo tremano e hanno difficoltà a camminare“, ha detto.

La Commissione Europea, come riporta la stampa, si è detta “estremamente preoccupata” e il Parlamento Europeo, come si evince da un comunicato sul sito internet ufficiale, ha chiesto il divieto delle importazioni dell’ormone.

Alla fine di marzo 2022, una coalizione internazionale di 17 ONG ha presentato una denuncia contro l’Islanda all’Autorità di vigilanza (ESA) dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA), che controlla il rispetto delle regole dello Spazio economico europeo (SEE) in Islanda, Liechtenstein e Norvegia, con l’accusa di violare la legge SEE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici.

In Islanda ci sono circa 80.000 cavalli islandesi, e 5.383 di questi sono usati come “fonte di sangue”. Attualmente ci sono 119 fattorie di sangue, nel Paese.

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