La Regione Lazio, sulla scia del bonus matrimonio già esistente istituito del Governo, corrobora questo bonus con un ulteriore regalo: rimborserà gli sposi fino a 2.000 euro.
Il bonus matrimonio 2022 istituito dal Governo non prevede aiuti alle singole coppie di sposi, ma solo un fondo perduto di 60 milioni di euro da destinare agli operatori del settore wedding: per questo, la Regione Lazio ha deciso di fare un passo avanti ed erogare un bonus di 2.000 euro anche agli sposi.
Il bonus matrimonio e unioni civili istituito dalla Regione fa parte dell’iniziativa “Nel Lazio con Amore“, come riporta il sito internet della Regione Lazio, e permette a coppie italiane e straniere che stanno per sposarsi o unirsi civilmente di ottenere un rimborso del valore massimo di 2.000 euro. La Regione Lazio ha stanziato per questo bonus 10 milioni di euro, che saranno spartiti tra le coppie che hanno bisogno di un sostegno economico per il loro giorno speciale.
Il range di validità del bonus matrimonio e unioni civili non comprenderà solo il 2022, infatti è valido fino al 31 gennaio 2023.
Ma come funziona il bonus e quali sono le spese rimborsabili?
Nel bando condiviso dalla Regione Lazio si legge che “qualora le spese documentate siano inferiori a 2.000 euro, il contributo è pari all’importo delle spese stesse se ammissibili“. In caso le spese siano superiori, ovviamente, bisognerà scegliere quali rimborsi ottenere per un tetto massimo di 2.000 euro.
Le spese rimborsabili ammesse includono:
Di questa lista si può scegliere un massimo di 5 punti, con relativi documenti di spesa, nei quali deve risultare l’acquisto avvenuto nella Regione Lazio, da presentare entro il 31 gennaio 2023 da un solo membro della coppia. Da notare che ogni spesa per la quale si richiede il rimborso non può essere effettuata tramite e-commerce e va dimostrata tramite scontrino, ricevuta o fattura.
Per richiedere il bonus, fino a esaurimento fondi, è necessario accedere al portale della Regione Lazio (qui il link) attivo dalle ore 10.00 del 28 febbraio 2022, e inviare la domanda. Una volta completata la procedura sarà inviato dalla Regione un numero di protocollo e non sarà più possibile modificare la richiesta.
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