Da oggi alle 12:00 sarà possibile prenotare per il bonus terme: il bonus consiste in uno sconto del 100% sul prezzo d’acquisto.

Lo sconto del 100%, sotto forma di sconto in fattura, si applica sul prezzo d’acquisto individuale fino a un massimo di 200 euro di spesa. Nel caso si spendesse di più, ogni cittadino dovrà pagare la differenza.

Sono 186 le strutture aderenti al bonus, sparse in tutta Italia. Sul sito bonusterme.invitalia.it (qui il link) si potrà scegliere la struttura desiderata e prenotare direttamente tramite email o il sito della struttura stessa. Infine, l’ente termale invierà la conferma dell’avvenuta prenotazione.

Ogni cittadino maggiorenne residente in Italia può prenotare col bonus, senza limiti di ISEE e senza limiti legati al nucleo familiare. Dopo la prenotazione, avrà 60 giorni di tempo dalla data di emissione per svolgere il trattamento alle terme. Ogni cittadino avrà diritto a un solo bonus e non potrà cederlo a terzi.

Tuttavia, il bonus non è illimitato. Infatti, le risorse a disposizione per la misura agevolativa sono pari a 53 milioni di euro. Come affermato dal Codacons alla stampa, si tratta di un finanziamento molto limitato in quanto, se ogni cittadino arriverà al tetto massimo di 200 euro, “avremo solo 265mila fortunati che potranno beneficiare dell’incentivo“.

Comunque, si tratta di un’iniziativa che è stata ben accolta sia dalle strutture termali sia dalla popolazione. Tra le regioni che hanno saputo trarre il maggior vantaggio dal bonus terme c’è la Toscana: infatti, sulle 400 mila richieste del bonus terme a oggi, circa 100 mila sono state fatte per le strutture termali toscane.

Siamo stati letteralmente sommersi“, ha detto Massimo Caputi, presidente di Federterme, a Repubblica. “E alcune strutture hanno scelto di mettere un tetto massimo per gli ospiti. Ma siamo felicissimi di questa iniziativa, che grazie anche alla semplicità di accesso sta dando risultati sorprendenti.”

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I tre requisiti che ogni struttura termale deve avere per partecipare all’iniziativa, come indica il Decreto Ministeriale di luglio 2021, sono:

  1. essere iscritti al registro delle imprese e risultare in attività,
  2. essere in possesso del codice ATECO 2007 96.04.20 “Stabilimenti termali” (primario, secondario o prevalente),
  3. avere l’autorizzazione all’apertura dell’attività termale rilasciata dall’ente competente (l’autorizzazione non deve essere scaduta).

 

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