È stata trasferita dal centro di detenzione di Iksha il 4 novembre. Ora sta andando in una colonia penale. Non abbiamo alcuna informazione sulla sua esatta posizione attuale o sulla sua destinazione finale“. Ad affermalo è il team legale di Brittney Griner, l’ex cestista di pallacanestro arrestata a febbraio 2022, all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca, in Russia, per possesso di una piccola quantità di olio di cannabis.

Il 4 agosto 2022, il tribunale di Mosca aveva condannato Brittney Griner a nove anni di reclusione e al pagamento di una multa pari a un milione di rubli. A nulla era servito il ricorso presentato dai suoi avvocati: il tribunale di Kransnogorsk (a pochi chilometri dalla Capitale) lo aveva respinto nel mese di ottobre. Secondo le leggi russe, si tratta di una pena “equa“, era stata la spiegazione fornita.

Ora è stata confermata l’informazione del trasferimento verso una delle colonie penali russe. A intervenire è stata quindi la portavoce della Casabianca, Karine Jean-Pierre, che ha affermato:

Ogni minuto in cui Brittney Griner deve subire una detenzione illecita in Russia è un minuto di troppo. Mentre l’amministrazione continua a lavorare instancabilmente per ottenere il suo rilascio, il presidente ha ordinato all’amministrazione di convincere i russi a migliorare il suo trattamento e le condizioni che potrebbe essere costretta a sopportare in una colonia penale. Come abbiamo detto prima, il governo degli Stati Uniti ha fatto un’offerta significativa ai russi per risolvere le attuali detenzioni inaccettabili e illecite di cittadini americani.

Inutili gli appelli della giocatrice di basket, che si è più volte scusata per quello che ha definito “un errore ingenuo“. La sua agente, Lindsay Colas, ha dichiarato: “La nostra preoccupazione principale continua ad essere la salute ed il benessere di Brittney“. L’arresto di Griner è divenuto un caso diplomatico, nel contesto delle accresciute tensioni tra Russia e Usa.

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