Rimarrete tutti stupiti di fronte alla splendida storia delle Calendar Girls, un gruppo di donne anziane che non ha timore a mostrarsi esattamente com’è (strass e paillettes inclusi!).

Questo gruppo eccentrico di 30 donne che vivono nel sud della Florida ha iniziato da qualche anno a posare di fronte alle macchine fotografiche con cappelli adornati da corna luccicanti abbinati a tutù arcobaleno e stivali di pelliccia bianchi, e si sono poi lanciate in danze coreografate e canzoni pop.

Vengono chiamate “Calendar Girls”, queste ballerine amatoriali che mettono in scena 130 spettacoli all’anno e si truccano e si acconciano seguendo i tutorial di YouTube, sotto la rigorosa direzione dell’atleta 71enne Katherine Shortlidge.

Le vite di queste donne straordinarie sono state raccontate in un nuovo documentario che vedrà la luce in sale selezionate in diverse città questo mese, tra cui New York e Los Angeles. Nel documnetario, intitolato proprio “Calendar Girls”, le registe svedesi Maria Loohufvud e Love Martinsen hanno seguito il gruppo per due anni, in questa loro fase della vita intorno alla quale girano spesso molti pregiudizi che dovrebbero essere abbandonati una volta per tutte.

Con i figli ormai cresciuti e la vita lavorativa al capolinea, queste donne stanno cercando una nuova direzione, un nuovo scopo che possa arricchirle e dare loro gioia. Attraverso queste esibizioni in abiti sgargianti e colorati pieni di lustrini e paillettes, le Calendar Girls mostrano il loro lato più selvaggio e anticonformista, a lungo tenuto nascosto nella società. E finiscono per sentirsi rinate e più a loro agio nella loro stessa pelle.

Per la prima volta possono infatti pensare solo a loro stesse, senza mettere al primo posto le esigenze di altre persone o dover sottostare alle richieste dei loro capi a lavoro. Una ritrovata libertà che è il vero, grande dono della loro età. Una vera “età d’oro”, come ha detto la regista Loohufvud.

Alcune di queste donne si sono unite per caso al gruppo itinerante. Nancy, un’ex agente di polizia che è dovuta andare presto in pensione a causa di un’ipoacusia degenerativa, si è unita al gruppo dopo aver visto la compagnia esibirsi in un centro commerciale e aver visto la possibilità di esprimere una versione diversa di se stessa.

Mentre parlavano con i vari membri della troupe, le registe non hanno potuto trattenere l’emozione nel vedere quanto la danza abbia avuto un impatto sulla vita delle Calendar Girls. Alcune di loro lottano contro problemi di salute, hanno partner che non supportano la loro decisione di ballare e hanno deciso di lavorare oltre l’età pensionabile. Far parte delle Calendar Girls offre loro un sistema di supporto, una valvola di sfogo per sfuggire a tutti i pregiudizi di cui ancora sono vittime le persone over 60.

Con le loro esibizioni, queste donne raccolgono fondi per il Southeastern Guide Dogs, un’organizzazione che assegna cani guida addestrati ai veterani di guerra. Shortlidge ha ammesso che il gruppo le ha dato un nuovo scopo per cui vivere.

“Saranno 14 anni che sono in questo gruppo e non mi pento di niente”, ha detto. “Adoro esibirmi. Adoro l’idea di servire la mia comunità… Non siamo solo vecchie ragazze che ballano in giro. Abbiamo un motivo per farlo”.

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