Addio a Carla Di Veroli, ex assessora romana in prima linea per i diritti umani

Era la nipote di Settimia Spizzichino, l'unica ebrea sopravvissuta al rastrellamento del ghetto della Capitale il 16 ottobre del 1943. La donna è stata ritrovata morta nella sua casa alla Garbatella.

Addio a Carla Di Veroli. L’ex assessora alle Pari opportunità del Municipio Roma VIII è stata ritrovata morta nel suo appartamento alla Garbatella, colpita probabilmente da un malore. La donna, ex delegata alla Memoria quando sindaco della Capitale era Ignazio Marino, era la nipote di Angelo Di Veroli, maresciallo partigiano della formazione Giustizia e libertà. Sua zia, Settimia Spizzichino, a cui è dedicato il ponte della Garbatella, fu l’unica ebrea romana sopravvissuta al rastrellamento del ghetto il 16 ottobre del 1943.

A dare l’annuncio della scomparsa della donna sui social è stata Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, che in un post su Facebook ha scritto: “Con il permesso della famiglia e con grande tristezza vi comunico che è venuta a mancare la nostra amica Carla Di Veroli. Appena possibile verrà comunicata la data del funerale. Piangiamo una grande donna, combattente e coraggiosa e con un immenso cuore ebraico”.

Carla era da sempre attiva politicamente, nel suo quartiere, la Garbatella, ma soprattutto a favore della comunità ebraica. Non a caso, come riporta Roma Today, dopo l’annuncio di Ruth Dureghello, le prime parole sono quelle del Presidente del Municipio Roma VIII Amedeo Ciaccheri: “Con grande dolore apprendiamo della scomparsa di Carla Di Veroli. Carla ha impersonato un esempio di impegno instancabile per la nostra comunità territoriale e per la città tutta: nelle istituzioni, nella politica, nelle battaglie per i diritti civili, nell’impegno per la memoria. Era una donna molto determinata”.

Testimone antifascista, Carla Di Veroli era stata anche vittima per il suo impegno politico degli attacchi via web da parte dei frequentatori del forum neonazista Stormfront Italia. La donna è stata trovata senza vita riversa sul pavimento dell’appartamento dove viveva. A dare l’allarme un vicino di casa, che non aveva sue notizie da qualche giorno.

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