
Perché Carlo Acutis è morto a 15 anni e i miracoli del "santo di internet"
Carlo Acutis è oggi il primo santo millennial.

Carlo Acutis è oggi il primo santo millennial.
Morto giovanissimo per una leucemia fulminante, Carlo Acutis è oggi il primo santo millennial: il ragazzo che trasformò Internet in strumento di fede e a cui la Chiesa attribuisce due guarigioni inspiegabili.
Carlo Acutis, nato a Londra nel 1991 e cresciuto a Milano, è diventato il primo santo millennial della storia. Morto a soli 15 anni, il 12 ottobre 2006, per una leucemia mieloide acuta fulminante, aveva mostrato fin da bambino una profonda spiritualità e una grande passione per l’informatica. Frequentò le scuole delle suore marcelline e poi il liceo classico Leone XIII, gestito dai gesuiti, distinguendosi per l’impegno religioso e per le capacità tecnologiche messe al servizio della Chiesa.
Tra i suoi progetti più noti c’è la realizzazione, a soli 12 anni, di una mostra digitale sui miracoli eucaristici, tradotta ed esposta in tutto il mondo.
Pochi giorni prima di morire, Carlo disse parole che sarebbero rimaste scolpite nella memoria dei fedeli:
“Offro tutte le sofferenze che dovrò patire al Signore per il Papa e per la Chiesa, per non fare il Purgatorio e andare dritto in cielo”.
Il suo decesso, improvviso e doloroso, fu vissuto come un lutto collettivo. Da allora il culto popolare per il “santo di internet” non ha smesso di crescere.
Il corpo di Carlo, riesumato e ricomposto, oggi riposa ad Assisi, nel Santuario della Spogliazione, esposto in una teca che unisce la solennità delle reliquie al linguaggio pop delle icone contemporanee. Vestito con felpa, tuta e scarpe da ginnastica, Carlo appare come un ragazzo di oggi: un’immagine capace di avvicinare i più giovani alla fede, intrecciando sacro e profano, devozione e cultura pop.
Papa Francesco ne ha annunciato la canonizzazione in occasione del Giubileo 2025, celebrando un santo che parla la lingua delle nuove generazioni e del web.
La canonizzazione è stata possibile grazie al riconoscimento di due miracoli attribuiti alla sua intercessione:
Nel 2010, a Campo Grande, in Brasile, un bambino di tre anni affetto da una rara malformazione congenita al pancreas toccò una reliquia di Carlo – una sua camicia – e guarì inspiegabilmente. I medici parlarono di una “rigenerazione” dell’organo, un fatto che la scienza non ha saputo spiegare. Quel miracolo aprì la strada alla beatificazione, avvenuta nel 2020.
Nel 2022, a Firenze, Valeria Valverde, studentessa di 21 anni originaria della Costa Rica, cadde da una bici elettrica e rimase in coma dopo un trauma cranico gravissimo. Sua madre pregò ad Assisi, sulla tomba di Carlo. Poche ore dopo la ragazza mostrò segni di ripresa: respirava spontaneamente e iniziava a rispondere alle cure. Oggi è tornata a vivere normalmente e ha scelto di stabilirsi a Milano, vicino alla chiesa frequentata da Carlo.
Il 7 settembre 2025, Carlo Acutis è stato proclamato santo: un evento che segna una svolta nella storia della Chiesa. La sua memoria liturgica sarà celebrata ogni 12 ottobre.
Per migliaia di giovani pellegrini, Carlo rappresenta un modello diverso, capace di fondere spiritualità e contemporaneità, fede e tecnologia.
Da quando sono diventata mamma sono convinta che le donne abbiano i super poteri.
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