Ci sono nuovi sviluppi per la morte di Carmela Girasole, detta Carmen, maestra alla scuola primaria Ugolini di Brescia originaria di Matera, deceduta il 27 settembre in ospedale, dove negli ultimi tempi si era presentata almeno tre volte lamentando dolori alla testa, forse causati da traumi.

Il pm Carlo Milanesi ha chiesto approfondimenti sul caso, mentre la Procura ha ufficialmente aperto un fascicolo per omicidio: è possibile che la morte sia stata cagionata, pur senza esservene volontà, da lesioni e percosse, che potrebbero aver provocato l’aneurisma inizialmente indicato come causa del decesso. Nel suo ultimo accesso al Civile, nella città lombarda, infatti, i medici avrebbero riscontrato lividi sul suo corpo, tanto da spingerli ad allertare le forze dell’ordine, intervenute mentre la quarantacinquenne, già in condizioni critiche, veniva sottoposta a un’operazione d’urgenza, purtroppo inutile a salvarle la vita.

Ad accompagnarla all’ospedale, nell’ultima occasione, il fidanzato, un ragazzo di origini straniere, poco più giovane di lei; e proprio l’uomo sarebbe, al momento, l’unico indagato per la morte di Girasole, anche se, va chiarito, la sua iscrizione nel registro degli indagati e l’ipotesi di omicidio preterintenzionale (ovvero causato non per volontà diretta) sono atti dovuti dal momento in cui il pm ha chiesto approfondimenti, indispensabili anche affinché sia compiuto l’esame autoptico sul corpo dell’insegnante, che dovrebbe svolgersi oggi e per i cui risultati occorreranno almeno 90 giorni.

Tuttavia, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il fidanzato di Carmen Girasole risulterebbe irreperibile.

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