L'ex tennista aveva scoperto di essere malata a gennaio 2022 poco dopo la morte della sorella, avvenuta a causa della stessa malattia. Ora le è stata diagnosticata una recidiva.
Chris Evert ha nuovamente il cancro alle ovaie, che le era stato diagnosticato per la prima volta a gennaio 2022. L’ex tennista aveva scoperto la malattia quasi per caso: la sorella minore, Jeanne Evert Dubin, era morta due anni prima per lo stesso problema, per questo aveva deciso di fare una serie di controlli che si augurava potessero essere solo di routine.
In seguito a una serie di test genetici, era emerso un tumore che risultava essere ancora a uno stadio iniziale, quindi operabile.
A gennaio 2023 era stata lei stessa ad annunciare la guarigione, sottolineando come ci fosse il 90% di possibilità di non andare incontro a recidive. E invece così non è stato.
Chris Evert ha già subito l’intervento, ora dovrà iniziare un ciclo di chemioterapia, per questo ha deciso di lasciare il suo lavoro di commentatrice per Espn, rinunciando agli Open d’Australia. “Il tumore alle ovaie è tornato – ha detto l’ex sportiva in una dichiarazione rilasciata tramite Espn e condivisa poi sui social – Anche se è una risposta che non avrei mai voluto sentire, mi sento ancora una volta fortunata che sia stata colta in tempo. La settimana scorsa ho subito un altro intervento chirurgico robotico e i medici hanno rimosso tutte le cellule tumorali dalla regione pelvica. Ora ho iniziato un altro ciclo di chemioterapia”.
A message from @ChrissieEvert
— ESPN PR (@ESPNPR) December 8, 2023
Evert will not be part of ESPN's 2024 @AustralianOpen coverage pic.twitter.com/LKGmKDBNGU
La 68enne (compirà 69 anni il 21 dicembre 2023), storica rivale di Martina Navratilova negli anni ‘70-80, vincitrice di 18 Slam, (oltre a 157 tornei, 5 Internazionali d’Italia), ha approfittato dell’occasione per invitare le donne a sottoporsi periodicamente ai controlli, ben sapendo come la prevenzione sia fondamentale per riuscire a guarire dai tumori femminili: “Mi ritengo fortunata, sono di nuovo in tempo. Incoraggio tutti a conoscere la propria storia familiare e a prendersi cura di se stessi. La diagnosi precoce salva vite umane”.
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