Cina, morto uno dei due medici che si erano risvegliati con la pelle scura

Nella giornata di ieri è morto uno dei due medici cinesi che qualche settimana fa si erano risvegliati dal coma con la pelle scura.

Il loro caso aveva incuriosito il mondo intero. Oggi uno dei due non c’è più. Hu Weifeng, uno due medici cinesi che erano stati ricoverati in terapia intensiva e si erano risvegliati con la Cina, è morto il 2 giugno 2020. Lo riporta AskaNews.

Weifeng era stato per un mese e mezzo in terapia intensiva. A metà aprile era stato dimesso. Ma verso la fine del mese aveva sofferto un’emorragia celebrale che lo ha portato al ricovero in ospedale e, poche settimane dopo, alla morte, avvenuta ieri.

Il suo collega Yi Fan, invece, aveva trascorso un mese e mezzo in terapia intensiva ma poi era riuscito a guarire e lentamente a tornare alla sua vita normale.

Entrambi lavoravano nello stesso ospedale dell’oculista Li Wenliang, il medico che per primo denunciò la grave situazione del suo Paese e che fu “silenziato” e arrestato. A inizio febbraio, ufficialmente per colpa del COVID-19, anche l’oculista era deceduto.

I suoi due ex colleghi, invece, erano stato protagonisti loro malgrado di una faccenda singolare: entrambi, dopo settimane di terapia intensiva, si erano risvegliati con la pelle nera.

La spiegazione scientifica dell’anomalia è che le potenti terapie antivirali, unite a delle anomalie nel funzionamento del fegato, avevano causato un’alterazione della pigmentazione della pelle.

Secondo la BBC la sua morte avrebbe causato enormi polemiche contro le autorità sanitarie cinese, in particolare sulla gestione dell’emergenza COVID.

In particolare si chiede ai dirigenti dell’ospedale di Wuhan di fare chiarezza su quanto accaduto in questi mesi difficili. Sia i medici dalla pelle scura che il medico “whistleblower” che aveva denunciato la situazione lavoravano nell’ospedale di Wuhan.
Ad aprile la struttura ospedaliera aveva comunicato che non c’erano più pazienti COVID al suo interno. Ora si teme che non sia stata raccontata tutta la verità, dato che il dottor Hu Weifeng era ancora ricoverato per una forma molto aggressiva di COVID-19.

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