Proprio come i cani, anche i gatti hanno bisogno di un piccolo aiuto per adattarsi a vivere accanto a noi. Semplici forme di addestramento possono far sentire il nostro amico peloso più a suo agio in casa.

Rispetto ai cani, i gatti costruiscono relazione diverse con i loro compagni di vita umani. I gatti non sono mai stati allevati in modo selettivo per migliorare la loro capacità di cooperare e comunicare con noi, o svolgere ruoli lavorativi come la pastorizia, la caccia o la guardia. Ma la ricerca mostra che possono riconoscere e rispondere a sottili segnali sociali ed essere addestrati a svolgere compiti simili a quelli dei cani.

I gatti in genere hanno bisogno di meno supporto rispetto ai cani per padroneggiare l’addestramento alla toilette: di solito è sufficiente fornire la lettiera giusta. Ma è sbagliato pensare che l’addestramento degli animali domestici serva soprattutto a facilitarci la vita tra le mura domestiche.

In un rifugio per randagi, ad esempio, l’addestramento può essere uno strumento utile per aumentare i comportamenti esplorativi di un gatto, le reazioni positive nei confronti delle persone e forse anche le sue possibilità di essere adottato.

Addestrare un gatto a casa: cosa fare

I gatti non nascono con un’affinità innata verso gli umani e devono essere trattati in modo gentile e caloroso a partire da due settimane di vita in modo che possano imparare che siamo amici piuttosto che nemici.

Ci sono prove limitate che i gatti più giovani siano più attenti ai nostri segnali sociali, il che potrebbe significare che sono più suscettibili all’addestramento. I gattini dovrebbero essere fin da subito addestrati a giocare con bacchette per gatti o canne da pesca in modo che imparino a non attaccare le nostre mani o i nostri piedi.

Sgridarli o punirli quando fanno qualcosa di male sono comportamenti sbagliati che possono indurre stress e compromettere la qualità della relazione proprietario-gatto. Usa sempre rinforzi positivi (come dolcetti e lodi). Questo non è solo il modo più efficace per addestrare gli animali domestici, ma è anche la cosa migliore da fare per il loro benessere.

Le tecniche basate sulla ricompensa possono essere un modo eccellente per insegnare a un gatto a comportarsi bene sia a casa che fuori (ad esempio quando lo portiamo dal veterinario). A esempio, per insegnargli a entrare nel suo trasportino possiamo partire posizionando una coperta in un qualunque punto della casa e premiarlo quando vi si corica sopra. Dopo un po’ di tempo possiamo spostare la coperta all’interno del trasportino e ripeter l’operazione, prima a gabbia aperta e poi a gabbia chiusa.

Ma i gatti sono spesso meno motivati ​​dei cani a prestarci attenzione o a fare ciò che chiediamo, soprattutto in situazioni in cui non si sentono a proprio agio.

È importante assicurarci che il gatto sia in un posto in cui si senta a suo agio quando iniziamo l’addestramento con lui. Assicurati sempre che abbia la possibilità di andarsene o di terminare la sessione quando vuole e cerca di dargli una pausa se sembra a disagio. Dovresti interrompere l’addestramento se vedi che il tuo gatto gira la testa dall’altra parte, si lecca il naso, scuote la testa, alza una zampa, inizia ad auto-pulirsi o ha un aspetto teso (coda contratta e orecchie ruotate o appiattite).

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