17 cose che non sappiamo sul cancro al seno, e invece dovremmo
La lista delle 17 cose che non sapevate sul cancro al seno svelate da una giornalista inglese che sta combattendo questa malattia
La lista delle 17 cose che non sapevate sul cancro al seno svelate da una giornalista inglese che sta combattendo questa malattia
Il cancro al seno è una delle forme più comuni di cancro in tutto il mondo, ma nonostante questo ci sono molte cose che non si conoscono della malattia e che invece meriterebbero un approfondimento.
Hilary Osbourne, giornalista inglese che sta combattendo contro questo male, ha elencato 17 cose sorprendenti che normalmente si ignorano sul cancro al seno e che aprono gli occhi su questa malattia così dibattuta eppure così poco conosciuta.
I gradi possono darci informazioni su come e a che velocità crescono le cellule tumorali: il grado tre è il più aggressivo e ha maggiori probabilità di diffondersi. Le cellule tumorali, inoltre, non hanno tutte la stessa sensibilità e possono reagire in modo differente alle terapie e agli ormoni. Ciò rende ogni cancro al seno diverso dall’altro.
Spesso, scrive Osbourne, la terapia contro il cancro al seno consiste in tre fasi: chemioterapia, chirurgia e poi radioterapia. Per altri, le cose vengono fatte in un ordine diverso, oppure si eseguono solo alcune di esse.
Il termine “chemioterapia” si riferisce a una vasta gamma di farmaci che vengono somministrati in diverse modalità: dall’assunzione di compresse a procedure ospedaliere per la somministrazione endovenosa degli stessi.
Diverse ricerche hanno comprovato che circa il 11% delle donne contare il cancro al seno entro l’ottantesimo anno di età. Tuttavia, per le persone portatrici dei geni BRCA1 o BRCA2 associati al cancro, questo rischio è molto più alto. Raggiunge – in questi due casi – rispettivamente il 79% e il 77%.
Molte volte chi ha il cancro al seno continua a fare le stesse cose di sempre e non si accorge del suo stato se non dopo un controllo più approfondito.
Nell’ascella ci sono 40 linfonodi. In presenza del cancro al seno i medici controllano subito se il cancro si è diffuso in altre parti del corpo e i linfonodi sono la prima zona che passano al vaglio.
Sembrerà incredibile, ma a volte la menopausa è fortemente voluta dai medici. La stragrande maggioranza dei tumori al seno sono infatti sensibili agli estrogeni. Interrompendo il lavoro delle ovaie (e quindi mettendo un freno agli ormoni) si cerca di “bloccare” il tumore impedendogli id crescere ulteriormente.
È rassicurante scoprire che praticamente tutto ciò che accade mentre sei in cura è già successo a qualcuno e che i medici e gli infermieri hanno sempre una risposta.
Praticamente tutto ciò che ti danno per farti stare meglio può avere un impatto sul tuo organismo. Nei casi in cui viene prescritta l’immunoterapia, i medici sono particolarmente attenti ai pericoli della colite.
Se non riesci proprio ad accettare l’idea di dover perdere i capelli a causa della chemio, sul mercato è disponibile un berretto freddo, simile a un casco, utile a raffreddare il cuoio capelluto durante la terapia. In questo modo si proteggono i follicoli piliferi tramite l’assottigliamento dei vasi sanguigni che raggiungono il cuoio capelluto. Quindi la quantità di farmaco che raggiunge i capelli sarà minore.
Non solo i capelli cadono a causa della chemio. Anche il resto dei peli del corpo, compresi quelli nasali (che trattengono il muco e proteggono il naso dagli agenti esterni).
La stanchezza che si prova quando si ha il cancro al seno è molto diversa da quella a cui siamo abituati. Si tratta di una stanchezza profonda, che a volte impedisce anche di alzarsi dal letto.
La mastectomia rimuove la maggior parte del tessuto mammario, ma ne rimane ancora una parte e ciò significa che esiste la possibilità che il cancro possa ripresentarsi.
Prima di sottoporre le pazienti alla mastectomia e alla ricostruzione, il chirurgo plastico pesa il seno per assicurarsi che le protesi siano della misura giusta.
Non in tutti i casi le pazienti optano per le tradizionali protesi di lattice. Alcune scelgono l’applicazione di una speciale “protesi” in lana, che altro non sono che coppe realizzate appunto in maglia, da inserire nel reggiseno; altre, infine, decidono di rimanere piatte.
Le onlus che si occupano del cancro, in particolare del cancro al seno, curano quotidianamente siti web, linee telefoniche e centri di supporto. Qui puoi trovare assistenza e reperire informazioni.
Non sempre il cancro induce a smettere di preoccuparsi per le piccole cose. Puoi conservare la stessa sensibilità per ciò che avviene intorno a te anche dopo la diagnosi.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
Cosa ne pensi?