Buone notizie per professionisti, artigiani e piccoli imprenditori: a partire da ieri, il taglio delle bollette per le imprese introdotto dal Governo con il decreto Rilancio è attivo.

Ad annunciarlo è stata Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, che aveva suggerito questa misura per aiutare le imprese in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19.

Il Governo ha ufficializzato una riduzione per 600 milioni di euro sulle bollette dell’elettricità per le utenze non domestica. Il taglio comprenderà le tariffe di trasporto, distribuzione e misura e degli oneri generali.

Lo sconto riguarda artigiani, laboratori, piccoli esercizi commerciali, bar, ristoranti e professionisti cioè tutti i clienti in bassa tensione non domestici, con una potenza superiore a 3 kW.

Il risparmio per 3,7 milioni di clienti non domestici interessati – che arriva a valere circa 70 euro al mese per un cliente con contratto con potenza pari a 15 kW – sarà particolarmente incisivo sulla spesa totale della bolletta per gli esercizi commerciali ancora costretti alla chiusura, riducendola fino al 70%.

Per gli esercizi che hanno riaperto – spiega Arera –  il risparmio si attesterà comunque tra il 20% e il 30% della spesa totale della bolletta. La procedura sarà completamente automatica, non sarà necessaria per le imprese presentare alcuna domanda.

Se alla data di entrata in vigore del provvedimento dell’Autorità, fossero già state emesse fatture relative al corrente mese di maggio, i conguagli spettanti dovranno essere effettuati entro la seconda fatturazione successiva.

 “La rapidità è parte integrante dell’efficacia, se si tratta di mettere a disposizione delle imprese misure a sostegno della ripresa dell’attività.” ha commentato il presidente dell’AREREA, Stefano Besseghini.

“L’energia elettrica non è, tuttavia, l’unica voce di costo impattante sulle attività industriali. La regolazione consente di garantire analoga ed efficiente allocazione delle risorse anche per gli eventuali provvedimenti normativi che il Governo decidesse di dedicare ai settori dell’acqua e dei rifiuti”. 

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