Ma il Covid è sparito o ci siamo distratti? Facciamo il punto
Le tensioni geopolitiche degli ultimi tempi hanno ovviamente spostato l'attenzione generale sui fatti in Ucraina, ma il Covid non è affatto sparito.
Le tensioni geopolitiche degli ultimi tempi hanno ovviamente spostato l'attenzione generale sui fatti in Ucraina, ma il Covid non è affatto sparito.
Da quando, il 24 febbraio, Putin ha annunciato l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate russe, l’attenzione generale, ormai da due anni focalizzata sulla pandemia da COVID-19, si è fissata sulle tensioni in Europa: il Covid, però, è ancora in circolazione e i dati dell’ISS confermano un aumento della trasmissibilità.
Il Covid-19 continua la sua corsa con un’inversione negativa della curva dei contagi, finora risultata positiva. “+13% negli ultimi sette giorni. Con una stima dell’Rt a 1,3“, ha sottolineato ad Adnkronos il fisico Giorgio Sestili. Facciamo allora il punto allo stato attuale dell’andamento.
Come riportato sul sito del Ministero della Salute, la curva dei contagi è tornata a salire dopo i miglioramenti delle ultime settimane. I dati mostrano un aumento della trasmissibilità, dell’incidenza dei casi, e peggiora il rischio epidemico in diverse Regioni italiane, come Umbria, Calabria, Molise e Valle d’Aosta, secondo i dati del fisico Giorgio Sestili, riportati da Adnkrnos. I contagi salgono anche perché, come ha sottolineato Sestili, in questo periodo dell’anno è ancora freddo, ma le persone iniziano a uscire di più e sono sempre meno attente.
Con l’attenzione del mondo spostata vero altre priorità, infatti, la prudenza e l’attenzione per le misure anti-Covid inizia a venire meno: per questo il Ministero della Salute ribadisce l’importanza di continuare a rispettare le disposizioni necessarie, come il distanziamento interpersonale, l’uso della mascherina, l’igiene continua delle mani e l’areazione dei locali al chiuso.
Il Ministero della Salute ha anche specificato che l’unica arma definitiva contro il virus è la vaccinazione, anche quella 5-11 anni. Il completamento dei cicli di vaccinazione, con una particolare attenzione ai soggetti fragili, rappresenta l’unico modo per contenere l’impatto clinico della pandemia.
Nonostante in circa metà delle province i valori dell’incidenza abbiano smesso di scendere, infatti, i dati confermano che grazie alla copertura vaccinale il numero dei pazienti ricoverati in ospedale, dei decessi e dei nuovi casi continua a diminuire.
“Stiamo assistendo a una riduzione nel numero dei casi, ma vediamo che stanno scendendo più lentamente“, ha detto all’Ansa il fisico Enzo Marinari, dell’Università Sapienza di Roma.
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