La regina consorte Camilla, 75 anni, ha deciso di eliminare la secolare tradizione delle “dame di compagnia” per sostituirle con le “compagne della Regina”: oltre al loro titolo più moderno, queste assistenti saranno meno oberate di impegni rispetto al ruolo precedente.

Come riporta la Bbc, le compagne della Regina sarnno 6 e tra le loro mansioni ci sarà l’assistenza alla Regina Consorte in occasione di eventi pubblici.

Le dame di compagnia, prima di questo cambiamento di Camilla in vista di una modernizzazione della casa reale, si occupavano anche dell’amministrazione e della corrispondenza della Regina, mentre adesso le nuove compagne della Regina non dovranno più occuparsi di questi aspetti.

Il ruolo di dama di compagnia è una posizione caratteristica della vita delle corti reali europee che risale ai tempi del Medioevo: le dame di compagnia della Regina, infatti, spesso provenivano da famiglie nobili e aristocratiche e diventare dama di compagnia era considerata una posizione di immenso prestigio e onore.

Il cambiamento di Camilla prevede una posizione più occasionale e informale. Le compagne della Regina la assisteranno negli impegni ufficiali e non riceveranno uno stipendio, ma solo un rimborso spese.

Il nuovo ruolo entrerà in vigore dalla prossima settimana, quando la Regina Consorte ospiterà un ricevimento per gli attivisti contro la violenza domestica e la violenza sulle donne.

Le prime accompagnatrici annunciate, come riporta la Bbc, comprendono alcune amiche personali della regina consorte, come la Marchesa di Lansdowne, Jane von Westenholz, Lady Katharine Brooke, Sarah Troughton, Lady Sarah Keswick e la Baronessa Chisholm, ex capogruppo conservatrice e portavoce del Cabinet Office alla Camera dei Lord.

La Regina consorte ha anche nominato il maggiore Ollie Plunket come suo scudiero, una sorte di assistente personale.

Le ex dame di compagnia che hanno servito la defunta Regina Elisabetta II, invece, aiuteranno adesso Re Carlo per ospitare eventi a Buckingham Palace e saranno conosciute come “dame di casa”.

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