La trentenne romena era arrivata nella città toscana lo stesso giorno della sua scomparsa, secondo gli inquirenti. È stata ritrovata la sua auto, ma il telefono risulta spento.
Gli inquirenti starebbero indagando per sequestro di persona, questo è quello che emerge dalle ultime notizie sul caso di Denisa Maria Adas, la trentenne romena scomparsa a Prato negli scorsi giorni.
Adas, residente a Torpignattara, a Roma, era arrivata nella città toscana da pochi giorni, prendendo alloggio in un residence, ma di lei, dallo scorso 16 maggio, si sono perse le tracce. Per la Procura pratese Adas era arrivata lo stesso giorno della sua scomparsa, portata a Prato dal suo lavoro di accompagnatrice.
Un soggiorno che doveva essere breve, vista la prenotazione della stanza fino al 17 maggio, ma che si è trasformato in un vero e proprio mistero. Fuori dalla struttura è stata ritrovata la 500 rossa appartenente alla trentenne, ma di lei nessuna traccia.
Secondo alcuni elementi che sarebbero emersi nel corso delle indagini Denisa Maria Adas avrebbe espresso preoccupazione per la propria incolumità; l’ultimo segno della donna il 16 maggio, alle 23 circa, quando ha telefonato alla madre, mentre poco prima, attorno alle 20:45, era stato visto uscire dal residence un cliente, già individuato e interrogato, ma provvisto di un alibi per quella notte.
Da quel momento, il telefono di Adas risulta spento, e la stanza non risulta più occupata. Ha dichiarato il procuratore Luca Tescaroli: “Le indagini mirano a ricostruire la rete di contatti e relazioni della donna per accertare la fondatezza della pista delittuosa e individuare un eventuale movente”.
Nel frattempo, la prefettura toscana ha attivato il piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, mettendo in campo unità della protezione civile, volontari, tecnici e forze dell’ordine, tutti intenti a setacciare l’area immediatamente intorno al residence; ontemporaneamente, si stanno analizzando le telecamere di videosorveglianza e le celle telefoniche.
Denisa Maria Adas è alta 1 metro e 55 e pesa circa 58 chili, ha capelli e occhi neri, ha due tatuaggi, di cui uno su spalle e braccia.
La famiglia, che ha lanciato diversi appelli pubblici, ha sporto denuncia presso i carabinieri di Torpignattara, ed è attualmente supportata dall’associazione Penelope Toscana, impegnata proprio a sostenere i familiari di persone scomparse.
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