Femminicidio Denisa Paun, l'uomo confessa di aver ucciso anche un'altra donna: Ana Maria Andrei

Dopo il ritrovamento del corpo di Denisa Paun in un casolare abbandonato, il femminicida Vasile Frumuzache confessa anche un altro delitto, quello di Ana Maria Andrei, scomparsa nel luglio del 2024.

Si sta delineando uno scenario agghiacciante dietro il ritrovamento del corpo senza vita di Denisa Maria Paun (il cognome inizialmente diffuso, Adas, sarebbe quello del marito da cui si sarebbe separata), scomparsa lo scorso 16 maggio da Prato e ritrovata cadavere in un casolare tra le sterpaglie a Montecatini Terme, Pistoia, lo scorso 4 giugno.

Il 32enne Vasile Frumuzache, reo confesso per il femminicidio della connazionale trentenne, sarebbe infatti responsabile anche della morte di un’altra donna, Ana Maria Andrei, scomparsa a fine luglio 2024.

Dovrebbe essere proprio della 27enne, infatti, il corpo ritrovato nello stesso campo dove è stato rinvenuto il cadavere di Paun, soffocata e decapitata da Frumuzache, dopo un rapporto sessuale avvenuto nel residence di via Ferrucci a Prato in cui la donna alloggiava al suo arrivo nella città toscana.

La sparizione della donna, sex worker come Paun, era stata denunciata dalla cugina, e risulterebbe alla prefettura di Pistoia, tuttavia non sarebbe mai approdata all’autorità giudiziaria. Adesso, però, dopo il ritrovamento della prima vittima, è partita una serie di verifiche sugli elenchi delle persone scomparse negli ultimi 7 anni in tutta la Toscana, ma anche nella provincia di Trapani, dove Frumuzache, in Italia da adolescente, sposato da sei anni e padre di due figli, risiedeva fino al 2022.

Il femminicidio di Ana Maria Andrei

Potrebbe avere avuto una dinamica simile a quello di Denisa Maria Paun il delitto della 27enne Andrei: alla base sempre la richiesta di un rapporto sessuale, che quella che è risultata essere la sua prima vittima accertata avrebbe, però, rifiutato all’ultimo. Questa, almeno, è la versione raccontata dal 32enne agli inquirenti, a cui ha confessato anche questo femminicidio.

“Ha provato a scappare e l’ho accoltellata. Ho abbandonato il corpo nello stesso campo dove ho lasciato quello di Denisa. Avevamo contrattato una prestazione sessuale, ma al momento del rapporto lei ha rifiutato. Mi si è spento il cervello, l’ho uccisa”,

A mettere le forze dell’ordine montecatinesi sulla pista giusta il ritrovamento, in un capanno chiuso con un lucchetto nella proprietà di Frumuzache, di una Bmw scura; Ana Maria Andrei ne guidava una, rossa, ma l’auto è la stessa, solo che è stata riverniciata dall’uomo. Ma a tradire il femminicida anche una telefonata partita dalla scheda telefonica di Andrei al suo telefono, poco prima del delitto di Paun. “Avevo bruciato il suo telefono, ma ho conservato la scheda – ha raccontato Frumuzache – Non so perché ho fatto quella telefonata”. L’uomo ha anche rivelato di aver portato con sé il coltello utilizzato proprio nel primo omicidio, ma di non averlo usato.

Questa circostanza, assieme ad altri fattori, come la professione o la nazionalità delle vittime, starebbe facendo valutare agli inquirenti anche l’ipotesi di una serialità, negli omicidi; teoria, quest’ultima, fortemente respinta dal legale dell’uomo, Diego Capano: “Il mio cliente non ha nascosto nulla, ha confessato subito anche il secondo delitto – ha riferito ai media – Tutti si aspettano un terzo e un quarto omicidio, ma bisogna ragionare sulla base delle evidenze e dei riscontri trovati dagli inquirenti”.

L’avvocato ha parlato di “delitti non collegati”: “In comune c’è che sono state uccise due donne, due escort rumene. Gli inquirenti continuano a indagare per verificare se il narrato confessorio di Vasile corrisponda alla realtà. E per ora regge il movente dell’estorsione e della richiesta di denaro da parte di Denisa, che avrebbe scatenato la furia del mio assistito. Non posso anticipare i prossimi passi, ho assunto la difesa da poche ore e ho solo i verbali delle confessioni”.

Vasile Frumuzache avrebbe infatti raccontato che Denisa Paun gli avrebbe chiesto 10 mila euro per tacere del rapporto con la moglie di lui, Luizsa, ma i pubblici ministeri non sembrano credere a questa versione.

Proprio la moglie, connazionale del femminicida, sarebbe stata assente in entrambi gli omicidi: a luglio del 2024 si sarebbe trovata a Trapani, mentre lo scorso maggio era a Salerno per un corso.

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