La depressione post partum è un problema che coinvolge tantissime donne (nei Paesi occidentali si parla del 10-15% delle donne che hanno avuto un bambino secondo i dati della Food and Drug Administration), ma troppo spesso si ha timore di parlarne, come se fosse motivo di vergogna. Per la prima volta sarà possibile prendere una pillola che servirà a trattarla e che dovrà essere assunta solo per 14 giorni, con effetti visibili già 72 ore dopo.

Il farmaco, che ha ottenuto il via libera da parte dell’Autorità statunitense per i farmaci (FDA) contiene lo zuranolone, uno steroide neuroattivo che agisce regolando il funzionamento di una parte del sistema nervoso coinvolto nella gestione dello stress. Questo rende così possibile risolvere parte delle cause biologiche che portano alla depressione post partum, anche se nella maggior parte dei casi sarebbe bene affiancare a questo anche un percorso di psicoterapia, che può rivelarsi determinante.

Sottovalutare il problema o addirittura negare di averlo può essere davvero un grave errore, perché alla lunga può portare a uno status psicologico da cui può essere difficile uscirne. “La depressione post partum rappresenta infatti una situazione grave e potenzialmente fatale durante la quale le donne provano tristezza, un senso di colpa e di inutilità – sono le parole di Tiffany Farchione, responsabile Psichiatria presso l’Fd riportate da La Gazzetta dello SportAvere accesso a farmaci per via orale sarà un’opzione vantaggiosa per molte di queste donne che hanno a che fare con sentimenti estremi e talvolta anche pericolosi per la vita”.

A fare le spese dello stato di malessere avvertito da chi ha da poco avuto un bambino possono essere anche i neonati: questa situazione “può interrompere il legame madre figlio, con conseguenze per lo sviluppo fisico ed emotivo del bimbo” – ha sottolineato ancora Farchione.

Per far sì che il farmaco possa essere utilizzato anche nel nostro Paese è necessario che ci sia l’approvazione anche dall’ente europeo analogo della FDA, l’EMA, e poi dall’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!