Sempre più brand stanno rinunciando a pellicce e pelle vera nelle loro collezioni. Grazie all’azione costante della PETA è ora la volta di Dolce&Gabbana, che ha garantito che eliminerà pellicce e angora dalla loro griffe.

“PETA festeggia la decisione, compassionevole e commercialmente saggia, di Dolce&Gabbana di abolire la pelliccia e la lana d’angora, il che è perfettamente in linea con i tempi – sono le parole della vicepresidente dell’associazione animalista, Mimi Bekhechi – Nessuno vuole indossare la pelle o la pelliccia di animali tormentati, e incoraggiamo Dolce&Gabbana a unirsi ad altri grandi marchi rimuovendo dalle sue collezioni anche le pelli di animali esotici ottenute crudelmente”.

PETA aveva recentemente scandalizzato l’opinione pubblica proponendo una vera e propria collezione di giubbotti, scarpe e cinture realizzati con pelle umana (ovviamente finta), proprio per sensibilizzare sulla crudeltà che si nasconde dietro l’industria del pellame e della pellicceria.

9

All’inizio di gennaio 2022 anche l’Italia ha posto il divieto agli allevamenti da pelliccia e alla cattura di volpi, visoni, cincillà e ogni altro animale usato da questa industria.

PETA, storicamente contraria all’uso di pellicce, ha fra le sue campagne più importanti proprio “Meglio nudi che in pelliccia”, ritirata solo nel 2020 dopo il crollo globale nella vendita di pellicce e l’abbandono, da parte di sempre più case di moda, del loro uso.

Fra i brani più celebri che non usano pelli o pellicce figurano Stella McCartney, Chanel, Diane von Furstenberg e Hugo Boss. A loro si aggiunge, da oggi, anche Dolce&Gabbana, su cui, come detto, la PETA non ha intenzione di mollare per quanto riguarda l’uso di pelli di animali esotici, come gli alligatori.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!