È morto Totò Schillaci: aveva 59 anni
È morto Totò Schillaci, aveva 59 anni. Le condizioni dell'eroe di Italia '90 si sono aggravate all'improvviso ieri e si è spento nel reparto di pneumologia dell'ospedale Civico di Palermo, dov'era ricoverato.
È morto Totò Schillaci, aveva 59 anni. Le condizioni dell'eroe di Italia '90 si sono aggravate all'improvviso ieri e si è spento nel reparto di pneumologia dell'ospedale Civico di Palermo, dov'era ricoverato.
È morto Totò Schillaci, aveva 59 anni. L’ex calciatore, che ha fatto sognare un’intera nazione durante i Mondiali del 1990, si è spento nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo, dove era ricoverato da alcuni giorni a causa di un tumore al colon. Le sue condizioni, che sembravano in lieve miglioramento, sono improvvisamente peggiorate ieri, martedì 17 settembre. L’ultimo bollettino medico riportava un peggioramento delle funzioni cardiorespiratorie e un trattamento farmacologico per alleviare il dolore. Schillaci era circondato dai suoi familiari e assistito dal personale medico fino alla fine.
Salvatore “Totò” Schillaci nacque a Palermo il 1º dicembre 1964. Cresciuto nel quartiere popolare di San Giovanni Apostolo, iniziò a giocare a calcio nelle giovanili dell’AMAT Palermo, una piccola squadra legata all’azienda di trasporti municipale. La sua carriera professionistica decollò con l’ingaggio da parte del Messina, all’epoca in Serie C2. Grazie ai suoi gol, il club ottenne la promozione in Serie B e Schillaci si affermò come uno degli attaccanti più promettenti del campionato.
Nella stagione 1988-1989, sempre con la maglia del Messina, segnò 23 gol, diventando capocannoniere della Serie B. Questo exploit gli valse l’attenzione della Juventus, che lo acquistò per 6 miliardi di lire. Nella sua prima stagione con i bianconeri, Schillaci segnò 15 gol in 30 partite di campionato e contribuì alle vittorie in Coppa Italia e Coppa UEFA.
Il suo talento lo portò a essere convocato per i Mondiali del 1990, che si svolgevano in Italia. Fu in quella competizione che Schillaci si consacrò definitivamente. Con sei gol, fu il capocannoniere del torneo e l’uomo simbolo delle “notti magiche” che fecero sognare il paese, anche se l’Italia si fermò in semifinale contro l’Argentina di Maradona.
Dopo i Mondiali e altre due stagioni con la Juventus, passò all’Inter per 8,5 miliardi di lire. Con i nerazzurri segnò 11 gol in 30 partite nell’arco di due stagioni. Nel 1994, fu il primo calciatore italiano a trasferirsi in Giappone, giocando per il Júbilo Iwata. Con il club giapponese segnò 56 gol in 78 partite, chiudendo la sua carriera con successo in un paese in cui il calcio stava appena iniziando a svilupparsi.
Totò Schillaci si è sposato due volte. Il suo primo matrimonio fu con Rita, da cui ha avuto tre figli. Successivamente, si sposò con Barbara Lombardo, con la quale partecipò alla decima edizione del reality show “Pechino Express”. Schillaci era molto legato alla sua famiglia, che lo ha accompagnato fino ai suoi ultimi giorni.
Da quando sono diventata mamma sono convinta che le donne abbiano i super poteri.
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