Elena Di Cioccio: "Sono sieropositiva e sto benissimo. L'HIV è inclusiva"
La conduttrice e attrice è tornata a parlare della sua malattia, che le è stata diagnosticata 21 anni fa e ha sottolineato come le discriminazioni possano fare male.
La conduttrice e attrice è tornata a parlare della sua malattia, che le è stata diagnosticata 21 anni fa e ha sottolineato come le discriminazioni possano fare male.
Elena Di Cioccio è tornata a parlare della sua sieropositività, ammessa in Tv pochi mesi fa, sottolineando come sia possibile portare avanti la propria vita senza grandi difficoltà. “Ciao, sono Elena Di Cioccio , ho 48 anni e da 21 sono sieropositiva, ho l’HIV, sono una di quelli con l’alone viola e sapete cosa? Sto benissimo” – così è iniziato il suo intervento in occasione della sua presenza al VanityFair Stories, evento organizzato dal settimanale in occasione del ventesimo anniversario dall’uscita del primo numero.
La conduttrice, attrice e scrittrice ci tiene a sottolineare come sia importante non discriminare le persone che ne sono affette, nonostante non tutti riescono ad applicare questa idea nel proprio modo di agire: “L’Hiv è trasversale e inclusiva. Ha preso tutti a 360 gradi: eterosessuali, omosessuali, transessuali, uomini, donne, giovani, vecchi. Quelle che mi colpivano di più erano le signore anziane, come era la mia nonna, con il cappotto sempre verde.”.
A distanza di tempo la sua visione delle cose è cambiata: “Guardando le persone anziane pensavo che fosse un dispiacere che ci fossero così tante persone che dovessero nascondersi per una semplice malattia che negli anni Novanta è stata stigmatizzato ed è diventato il segreto da non dire”.
A distanza di tempo da quando ha avuto la diagnosi, Elena Di Cioccio è finalmente riuscita a fare pace con se stessa e a non sentirsi “diversa” rispetto agli altri, cosa che inizialmente era lei stessa a pensare: “Una vita metà non è vita, e ho capito che ne sarei morta se non avessi fatto pace con quella parte di me. Io sono tante cose e sono anche la mia malattia. Oggi sono fiera di me, non mi vergogno più, e l’Hiv che è molto diversa da come ve la immaginate. Io non sono pericolosa, sono negativizzata e finché mi curo io non posso infettare nessuno. Potete toccarmi, abbracciarmi, baciarmi e tutto il resto. Se volete continuare ad avere paura, io lo accetto, però girate lo sguardo verso il vostro vero nemico. L’ignoranza” – aveva rivelato a Le Iene, programma di cui in passato è stata una delle inviate, dove aveva parlato per la prima volta della sua malattia.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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