Eleonora Giorgi: "Mi tengono in vita solo per farlo succedere il più tardi possibile"

L'attrice, che combatte contro un cancro dal 2023, è attualmente ricoverata in una clinica e sottoposta alla terapia del dolore. "Non perché ci sia futuro, ma per farlo accadere il più tardi possibile".

L’attrice Eleonora Giorgi ha costantemente aggiornato il pubblico che le è affezionato dopo la diagnosi di cancro al pancreas ricevuta nel 2023, raccontando la sua malattia con molta trasparenza e lucidità; dopo le parole del figlio, Andrea Rizzoli, e le ultime dichiarazioni in cui ha spiegato di avere delle metastasi al cervello, l’interprete di Borotalco è tornata a parlare, stavolta con il Corriere della Sera, dando le ultime informazioni sulle sue condizioni di salute.

Eleonora Giorgi ha raccontato di essersi ritrovata da sola in casa a urlare per i dolori, circa tre settimane fa, tanto che il suo oncologo le ha suggerito il ricovero in una clinica, dove si sta sottoponendo alla terapia del dolore. Una cura palliativa, dice, spiegando “Mi tengono in vita non perché ci sia futuro, ma perché tutto succeda il più tardi possibile”.

Per la prima volta Giorgi ha però rivelato la reazione avuta quando ha compreso la gravità del male: “Ho detto ai miei figli che non volevo accanimenti terapeutici: Paolo mi ha fissato sconvolto. Senza di loro forse avrei rinunciato: dopo la prima chemio ho passato una notte abbracciata al water”.

Molto sinceramente, come fa ormai da 14 mesi a questa parte, l’attrice racconta: “Non c’è nulla di male a dire che non riesco a fare più di dieci passi. Sto facendo la terapia del dolore, morfina e cortisone. Ho un’ampolla al collo e l’ossigeno. Ogni giorno è un regalo”.

“Ogni giorno metto il fard e il cappellino – aggiunge – ho anche una spazzola per i capelli, anche se sono di un centimetro. Cerco di rispettarmi: ricevo complimenti per la mia eleganza in pigiama”. I momenti più duri, però, arrivano la notte, quando “Nel silenzio mi sento su un’altalena, sospesa. Non sono spaventata: ho avuto molta più paura di vivere. La vita a volte è crudele. Trovarsi nella consapevolezza della morte ti fa analizzare le cose in modo diverso. Mentre dormo, adesso sogno. Prima non succedeva.

E quando mi sveglio ripenso ai miei figli da piccoli, frutto dell’amore con due uomini che hanno scelto di diventare padri con me”.

“Sono alle prese con un naufragio e cerco di gestirlo – conclude – Ma in fondo sono così matta che spero ancora in un miracolo. Se succederà correremo dal Papa e chiederemo spiegazioni”.

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