Due femminicidi in poche ore: Eleonora Guidi, 35 anni, e Cinzia D'Aries, 51, uccise dai mariti

Entrambe uccise con delle coltellate dai mariti che poi hanno tentato di togliersi la vita. Sale così a 5 il numero delle vittime di femminicidio in solo un mese e mezzo.

Salgono a 5 le vittime di femminicidio in questo primo mese e mezzo del 2025; dopo la confessione del compagno di Nataly Quintanilla, scomparsa da Milano lo scorso 24 gennaio, nelle ultime 48 ore sono stati due i femminicidi consumatisi in Italia, uno a Rufina, in provincia di Firenze, e l’altro a Venaria Reale, nel torinese.

La prima vittima, uccisa dal marito lo scorso 8 febbraio, è la 35enne Eleonora Guidi, sorpresa alle spalle dal 37enne Lorenzo Innocenti nella loro abitazione di via Cesare Pavese, sulle colline della Val di Sieve, nel fiorentino. Innocenti, subito dopo aver colpito la moglie con un coltello, si è lanciato dal secondo piano della palazzina, e proprio questo ha fatto scattare l’allarme dei vicini, che hanno chiamato i soccorsi, i quali a loro volta hanno avvisato i carabinieri, intervenuti con la Scientifica per tutti i rilievi del caso, assieme alla pm della Procura fiorentina, Ornella Galeotti.

L’uomo, dopo il volo, era ancora vivo, ed è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Careggi; stando alle prime ricostruzioni, avrebbe aggredito Guidi alle spalle mentre in casa c’era anche il loro bambino di meno di 2 anni, fortunatamente illeso e ora affidato ai nonni. Ancora da chiarire il movente, e se l’aggressione sia avvenuta al culmine di una lite. Quando i sanitari del 118 sono intervenuti nell’appartamento per Eleonora Guidi non c’era già più nulla da fare.

A distanza di qualche ora, pochi chilometri più a nord, è stata invece la 51enne Cinzia D’Aries a morire sotto le coltellate del marito, Pietro Quartuccio che, proprio come Innocenti, subito dopo il delitto ha tentato il suicidio ingerendo dei farmaci. Piantonato all’ospedale Maria Vittoria di Torino, è ora in stato di fermo per omicidio.

In questo caso è stata proprio la sorella del femminicida, preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con lui, ad allertare le forze dell’ordine. I vigili del fuoco entrati nell’appartamento passando da una finestra sul retro hanno trovato riversi a terra i coniugi; D’Aries colpita al petto e alla schiena con un’arma da taglio, Quartuccio senza conoscenza. Saranno gli accertamenti chiesti dalla Procura di Ivrea, coordinati dal pm Mattia Cravero, a stabilire con esattezza quanti fendenti hanno ucciso la donna e a che ora è avvenuto il femminicidio.

Quartuccio, pensionato e invalido civile che negli ultimi tempi si serviva di una sedia a rotelle per muoversi ed era seguito da un centro di salute mentale, avrebbe minacciato seriamente di uccidere la moglie già in passato, come testimonia un vicino che, tuttavia, aggiunge “non pensavo mai arrivasse a questo punto”.

“Li vedevo spesso uscire insieme – ha raccontato l’uomo – Ma lui non stava bene, forse voleva farla finita, dicendo ‘ammazzo lei e poi mi ammazzo io’. Sarà successo sicuramente così”.

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