Elodie alle donne: "Smettiamola di sentirci in colpa"
Al suo esordio come conduttrice a Le Iene, la cantante nel suo monologo si è fatta portavoce di tutte le vittime di abusi, dopo il servizio dedicato a Dayane Mello.
Al suo esordio come conduttrice a Le Iene, la cantante nel suo monologo si è fatta portavoce di tutte le vittime di abusi, dopo il servizio dedicato a Dayane Mello.
Il 5 ottobre Elodie ha debuttato al fianco di Nicola Savino alla conduzione de Le Iene, su Italia 1. Un esordio decisamente riuscito: la cantante ha conquistato subito il pubblico, come aveva fatto durante il Festival di Sanremo. Ciò che ha fatto maggiormente parlare di lei, però, è stato il monologo che ha portato sul palco per parlare della violenza sulle donne.
Su un piedistallo, con un vestito rosso (che per l’occasione ha sostituito il classico abito nero da “iena”), Elodie si è esposta in prima persona dopo il servizio che il programma ha dedicato a Dayane Mello, modella ed ex concorrente del Grande Fratello Vip che avrebbe subito abusi e molestie durante il reality show brasiliano La Fazenda.
“Io voglio parlare solo alle mie amiche e dire la mia con onestà: noi non dobbiamo mai sentirci in colpa. Non dobbiamo proteggere gli uomini perché non sono i nostri figli e quando sbagliano è giusto che paghino. Se quell’uomo ha davvero fatto sesso con una donna che non poteva intendere e volere perché ero sotto effetto di alcol allora deve pagare e Dayane deve essere trattato come una vittima perché lo è”,
ha detto la neoconduttrice. La cantante, poi, si fa portavoce di tutte quelle donne, come Dayane, che troppo spesso si sentono ingiustamente in colpa per le violenze che hanno subito, come se il fatto di aver bevuto troppo o di indossare una gonna troppo corta giustificasse le molestie da parte di un uomo.
“Molti uomini hanno paura e vogliono dominarci, controllarci, difenderci. Come se fossimo la loro proprietà – ripete vestita di rosso su un piedistallo al centro del palcoscenico – Io non voglio essere difesa, voglio essere compresa. Non voglio essere giudicata, voglio essere ascoltata. Perché quello che sono vale, ci ho messo tanti anni per essere quello che sono oggi e io sono orgogliosa di me”.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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