Elton John, il dolore della malattia e la frase scelta per la propria lapide

Il baronetto soffre per un problema che gli ha tolto la vista da un occhio, e al pensiero di non poter più vedere i figli. Tanto da dire di aver già scelto la frase per la propria lapide.

Sono tanti, negli anni, gli amici a cui Elton John ha dovuto dire addio, da Freddie Mercury a George Michael; adesso è la popstar inglese ad affrontare un complicato periodo di salute, raccontato a più riprese nel corso dei mesi.

Tutto è iniziato la scorsa estate, quando a Reginald Kenneth Dwight – il vero nome del cantautore britannico – era stata trovata un’infezione agli occhi che ne aveva limitato di molto la vista; “Guarirò, ma è un processo estremamente lento”, aveva spiegato ai followers su Instagram a settembre.

Due mesi più tardi, invece, ospite di Good Morning America, aveva aggiunto: “Non vedo da quattro mesi, non riesco a leggere nemmeno un testo”, spiegando che il suo problema era stato proprio alla base del ritardo nell’uscita dell’album.

“Non riesco a vedere la TV, non riesco a leggere, non riesco a vedere i miei ragazzi giocare a rugby e a calcio – ha invece confessato il 4 aprile al Time – È stato un periodo molto stressante perché sono abituato ad ‘assorbire’ tutto”.

Il pensiero di sir Elton John, ovviamente, va soprattutto ai figli, Zachary, di 14 anni, ed Elijah, 12, avuti con il marito David Furnish. “Ti commuovi in questi casi, ma devi abituarti perché sono fortunato ad avere la vita che ho. Ho ancora la mia meravigliosa famiglia e posso ancora vedere qualcosa con il mio occhio sinistro. Quindi ti dici: ‘Vai avanti'”.

Il suo lavoro, ovviamente, va avanti; proprio il 4 aprile è uscito l’album Who Believes in Angels?, in collaborazione con Brandi Carlile; ma il pensiero della salute che peggiora, e di poter lasciare i suoi figli un giorno, è la cosa che lo preoccupa di più.

“Abbiamo accompagnato Zachary alla scuola superiore, lo abbiamo lasciato, stava perfettamente bene, e sono tornato a casa e sono scoppiato in lacrime – ha raccontato – David ha detto: ‘Cosa c’è che non va?’ Ho risposto: ‘Non vedrò mai più il mio bambino’. Ho pianto perché i bambini hanno fatto tutta la differenza nella mia vita. Ho sempre detto che volevo morire sul palco. Ora voglio che sulla mia lapide sia scritto: ‘È stato un grande papà’. La mia carriera è stata meravigliosa, ma i bambini sono ciò che conta”.

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