Il 19 luglio 2019 Mattia Torre, storico sceneggiatore di Boris, se ne andava a soli 47 anni, dopo una lunga malattia. Lasciava in eredità Figli, film del 2020 con Paola Cortellesi e Valerio Mastrandrea, che ha vinto ai David di Donatello dell’11 maggio 2021 proprio per la miglior sceneggiatura originale, alla prima nomination.

A ritirare il premio, così, è salita sul palco la figlia dodicenne di Torre, Emma, che accompagnata dalla mamma Francesca ha tenuto un discorso in piena regola, emozionata ma senza esitazioni, ringraziando le persone che hanno reso possibile la realizzazione del film, gli amici, ma più di tutti, ovviamente, il suo papà.

Innanzitutto volevo fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più […] Volevo dedicare questo premio a tutte le persone che mi sono state vicine […] Dedico questo premio al mio fratellino Nico, che mi fa ammazzare dalle risate, e a mia mamma che non si arrende mai […] Figli parla di famiglia sole e di bambini che nascono, per questo ringrazio anche le ostetriche che ogni giorno si impegnano per far nascere i bambini, e medici e infermieri che si impegnano a non far volare via le persone. Bravo papà.

Figli è tratto dal monologo scritto proprio da Torre, I figli invecchiano, interpretato da Valerio Mastandrea, protagonista del film. che durante la premiazione e il discorso di Emma non ha potuto trattenere le lacrime; Mattia Torre è morto prima dell’inizio delle riprese della pellicola, e ne ha affidato la realizzazione a Bonito, che era stato suo assistente alla regia in Boris.

Sua figlia Emma ha però decisamente tenuto in alto il suo nome, dimostrandosi all’altezza della situazione e facendo scappare una lacrima a tutti.

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