Emmanuelle Béart, 60 anni, ha recentemente svelato un episodio molto doloroso della sua infanzia. In un documentario della regista franco-ucraina Anastasia Mikova, intitolato Un silenzio così rumoroso, l’attrice francese ha raccontato di essere stata vittima di incesto dai 10 ai 14 anni.

Béart non ha però rivelato l’identità del responsabile, limitandosi a negare che questa persona fosse suo padre, Guy Béart, venuto a mancare nel 2015. Il motivo per cui l’attrice non ha voluto svelare il nome del suo carnefice è che “Non è questa la missione del film”, come dichiarato da Mikova durante la conferenza stampa di presentazione. Il documentario, infatti, nelle stesse parole di Béart, è un film “Sulle persone che sono state vittime e che stanno combattendo”.

Emmanuelle Béart non aveva mai raccontato di aver subìto abusi. “Mio padre, mia madre, la mia scuola, i miei amici non vedono nulla. Tutto può ricominciare, e lo farai di nuovo per quattro anni”, dice nel documentario. E racconta poi come sua nonna l’abbia salvata: “Se mia nonna non fosse intervenuta, se non mi avesse messo su un treno all’età di 15 anni per raggiungere mio padre, non so se sarei riuscita a vivere”.

Ho 11 anni, è notte, ne sono certa. Strappi il mio sonno come strappi senza fare rumore la mia camicia da notte. Come se questa sospensione nel tempo, questo silenzio polare ti lasciasse tutto lo spazio. E come se fosse già scritto che nessuno mai parlerà. Ho tanto freddo. Nessun grido esce dalla mia bocca. Le parole non prendono forma, la mia bocca è cucita. Quando fa di nuovo giorno tutto sembra intatto, come se non fosse successo nulla.

Il documentario, un’opera corale, racconta diverse storie di abusi in famiglia. Nella pellicola, che uscirà in Francia il 24 settembre 2023, sono presenti anche le testimonianze di altre vittime: Nroma, Pascale, Sarah, Joachim sono i loro nomi. Secondo la Commissione Indipendente sull’incesto e la violenza sessuale in Francia, ogni anno 160mila minori sono vittime di violenza sessuale, con 5,5 milioni di adulti che hanno subìto violenze durante l’infanzia, la maggior parte all’interno della famiglia.

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