Morire perché ti rompono la sedia a rotelle in aereo: la tragedia di Engracia Figueroa
Engracia Figueora, attivista con disabilità, è morta dopo che la sua sedia a rotelle è stata irrimediabilmente danneggiata durante un volo.
Engracia Figueora, attivista con disabilità, è morta dopo che la sua sedia a rotelle è stata irrimediabilmente danneggiata durante un volo.
Molto spesso, nel recente passato, ci siamo occupati delle difficoltà incontrate dalle persone con disabilità negli spostamenti: fra barriere architettoniche (negli scorsi giorni la ministra israeliana per l’Energia non ha potuto accedere al Cop26 di Glasgow proprio per questo motivo), servizi inefficienti e scarsa capacità di comprendere davvero le loro necessità, per chi ha una disabilità fare un semplice viaggio in treno, o in aereo, può diventare davvero complicato e umiliante.
Ce lo aveva raccontato in questo articolo anche la nostra contributor, Giulia Lamarca.
Ma quanto accaduto all’attivista Engracia Figueroa, secondo quanto riportato dall’Independent, è scandaloso e assurdo: la cinquantunenne sarebbe infatti morta per le complicazioni associate alla distruzione della sua sedia a rotelle personalizzata, danneggiata in maniera irreparabile durante un volo della United Airlines.
Non è la prima volta che le sedie a rotelle, indispensabili per le persone che hanno disabilità motorie di un certo tipo, vengono distrutte durante i voli, complice la grande quantità di bagagli ammassati in stiva e la scarsa attenzione del personale di bordo, ma quanto successo a Engracia dovrebbe, una volta di più, far aprire gli occhi su quanto un comportamento “sbadato” e noncurante possa avere conseguenze davvero drammatiche.
Figueroa è stata ricoverata in un’unità di terapia intensiva circa due settimane fa, morendo il 7 novembre; scesa dal volo che da Washington l’ha riportata a casa, in California, con la carrozzina personalizzata ormai inutilizzabile, la donna ha dovuto aspettare ben cinque ore, fino a che il personale non le ha fornito un’altra sedia al posto della sua, andata irrimediabilmente persa durante il trasporto.
Con una lesione al midollo spinale e la gamba sinistra amputata, Figueroa ha iniziato ad avvertire forti dolori nelle settimane seguenti, fino al ricovero in ospedale e, purtroppo, la morte. Che sarebbe stata causata, indirettamente, proprio dalla nuova sedia fornitale, non in grado di sostenere la schiena e la distribuzione del peso, cosa che le ha fatto sviluppare un’ulcera cutanea e problemi gastrointestinali che le hanno reso impossibile mangiare.
Questa perdita non sarebbe mai dovuta accadere – ha affermato con veemenza Hand to Hand, la rete di advocacy che ha fatto uscire per prima il suo caso – Mentre cerchiamo di riprenderci dall’ingiustizia che questa tragedia rende visibile, manteniamo la tenacia e la determinazione di Engracia come punto di riferimento.
Engracia già in alcune interviste passate aveva rivelato la sua paura di volare proprio perché la sua sedia a rotelle era “un’estensione” del suo corpo, e privarsene l’avrebbe terrorizzata.
Speriamo sempre che quando ti diamo questa estensione del nostro corpo, ce la restituirai allo stesso modo – aveva detto all’epoca – In pratica è come vedere la tua intera vita strappata da te, ed essere ri-disabilitata di nuovo.
United Airlines, che aveva accettato di sostituire totalmente la sedia a rotelle di Figueroa, ha rilasciato poche dichiarazioni, in cui si è detta rattristata nell’apprendere della morte della donna, porgendo le proprie condoglianze a parenti e amici.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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