7 mesi fa Ermal Meta è diventato papà della piccola Fortuna, avuta con la compagna Chiara Sturdà, e ospite nel salotto televisivo di Verissimo il musicista di origine albanese ha raccontato le gioie e le difficoltà della paternità. A partire dal momento della nascita, descritto come “un parto molto difficile”, conclusosi fortunatamente nel migliore dei modi.

“Io sono cambiato nel momento in cui l’ho vista . afferma Meta – Quando me l’hanno mostrata lei era bellissima e io continuavo a chiedere ai medici ‘Ma è lei?’, come se non ci credessi. È un’emozione troppo grande da contenere e non lo capisci finchè non lo vivi”.

Ermal Meta, però, ha anche spiegato di aver vissuto un momento particolarmente complicato in questi sette mesi, ringraziando pubblicamente la compagna per essere stata “un’eroina”.

“[…] ha salvato nostra figlia. Non dorme da un anno praticamente, ha avuto questa gravidanza molto difficile, è stata un’eroina, ha salvato questa bambina, non dormiva mai, era sempre in vigile attesa. Lei non dormiva mai e si è accorta che qualcosa stava accadendo e non doveva accadere, un problema grave di cui se avesse dormito non si sarebbe accorta. Ha fatto qualcosa di straordinario”.

Il cantante di Piccola anima, vincitore del Festival di Sanremo 2018 in coppia con Fabrizio Moro, ha dichiarato di essere felice della famiglia che è riuscito a dare alla figlia, lui che una famiglia unita, purtroppo, non l’ha avuta. Proprio al rapporto tossico dei suoi genitori è dedicata infatti Vietato morire, uno dei suoi successi, che racconta della violenza subita dalla madre, con cui a 13, assieme a fratello e sorella, è scappato dall’Albania per approdare in Italia.

“Il mestiere del padre si impara guardando il proprio. Io questo non l’ho potuto fare e quindi ho cercato di tradurre al maschile tutto quello che ha fatto mia madre. Alla fine penso che è stato bello scoprire sulla mia pelle come si fa il padre”.

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