Nel fine settimana, o al massimo lunedì, è prevista una conferenza stampa del presidente del consiglio Giuseppe Conte che annuncerà il piano per la Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Il premier disporrà le nuove regole per limitare la diffusione del contagio e, come già sappiamo, dal 4 maggio ci sarà un primo allentamento del lockdown.

Il Governo sta perfezionando gli ultimi dettagli del piano per la ripartenza delle attività produttive. Ieri c’è stata una lunga riunione a Palazzo Chigi che è durata fino a tarda notte. La linea che si sta seguendo è di mantenere prudenza nonostante l’allentamento delle misure.

Il Premier ha resistito alle pressioni degli imprenditori e di alcuni governatori delle regioni come Luca Zaia, perciò fino al 4 maggio saranno davvero poche le deroghe sulle riaperture. È ancora da definire la riapertura dei cantieri dell’edilizia pubblica al 27 aprile, questi punti verranno affrontati nell’incontro di oggi tra il Governo, gli enti locali e le parti sociali.

Dal 4 maggio si potrà uscire di casa e andare a trovare parenti e amici senza necessità urgente, ma non saranno ancora autorizzate le feste o le cene affollate.

Nella stessa giornata è prevista la ripartenza dei cantieri privati, del Lotto e del SuperEnalotto, delle Industrie tessili e della moda. L’11 maggio potrebbe esserci il via libera ai negozi di abbigliamento, di calzature e tutti gli esercizi commerciali che sono rimasti chiusi finora. Il 1 giugno riapriranno i bar, i ristoranti, i centri estetici ed i parrucchieri.

Una novità importante sulle riaperture, come spiega il sito Tpi, riguarda le biblioteche e i musei. Su questo si è battuto fortemente il Ministro della Cultura Dario Franceschini. La riapertura è prevista il 18 maggio.

Ma anche per questi settori ci saranno delle regole rigide da rispettare, ovvero ingressi limitati per garantire la distanza tra le persone, le mascherine obbligatorie, in alcune regioni saranno obbligatori anche i guanti. Bisognerà evitare il sovraffollamento, stessa regola varrà soprattutto per i trasporti pubblici. Sugli autobus e in metro ci sarà un limite del 50% del totale dei passeggeri trasportabili con la capienza massima.

Brutte notizie invece per quanto riguarda le palestre, come si potrà allenarsi indossando mascherine e guanti? Come si potrà mantenere la giusta distanza di sicurezza negli spogliatoi? Su questa attività pende ancora un grande punto interrogativo, a questa si aggiunge anche la riapertura dei centri benessere. Attualmente continua a non circolare una data precisa, sono tanti i dubbi della task force di Vittorio Colao, il rischio di contagio è troppo alto.

Sono tante le persone che si chiedono quando riapriranno i cimiteri e su questo la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, in un’intervista ad Avvenire, ha dichiarato:

“Proporrò al governo, in vista della fase di graduale riapertura, di poter tornare a celebrare i funerali. Non è umanamente sopportabile impedire le celebrazioni dei funerali alle tantissime famiglie colpite da un lutto dobbiamo poter tornare a celebrare i funerali, seppure alla presenza soltanto degli stretti congiunti”.

Non c’è una data ufficiale e può variare da Regione a regione ma presto, i cittadini italiani potranno recarsi nei cimiteri prestando attenzione ad alcune misure da osservare rigorosamente. L’ingresso verrà contingentato, le visite dovranno essere brevi e si dovrà rispettare il distanziamento sociale.

Dopo i ponti del 25 Aprile e del primo maggio si potrà uscire dal Comune di residenza ma non dalla Regione. Secondo le previsioni degli esperti, questi spostamenti potranno essere fatti soltanto quando l’indice di contagio sarà R0, a oggi nel nostro Paese è compreso tra 0,3 e 0,7. Al momento non vi sono alcune certezze su come andrà la curva epidemica.

Nell’attesa conferenza stampa che arriverà a breve, il premier Conte dovrebbe annunciare che dal 4 maggio sarà consentito lo sport all’aperto anche lontano dalla propria abitazione, così come gli allenamenti in solitaria oppure con un distanziamento di 2 metri dagli altri. È prevista anche la riapertura dei parchi e dei giardini pubblici, i bambini finalmente potranno fare una passeggiata e giocare all’aperto, sempre accompagnati dai genitori e rispettando le misure di sicurezza.

Più difficile invece è la ripresa del calcio. Il professor Giovanni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità ha spiegato che per questo sport non ci sono condizioni di “rischio zero” e quindi in questo caso c’è anche un contatto fisico. Per quanto riguarda le scuole invece, ormai è sicuro che gli studenti ritorneranno in classe non prima di settembre ma si attende ancora l’ufficialità di questa decisione.

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