Federica Sciarelli: "La morte di Paola Manchisi di stenti è una nostra sconfitta"

Federica Sciarelli durante la puntata di Chi l'ha visto? ammette la sconfitta per non aver insistito abbastanza sulla vicenda di Paola Manchisi: la ragazza morta di stenti a Polignano a Mare.

Federica Sciarelli, nella prima puntata del 2018 di Chi l’ha visto, confessa la sconfitta sulla morte di Paola Manchini: la donna trentenne chiusa in casa da 14 anni e morta di stenti a Polignano a mare. La conduttrice del programma di Rai Tre ammette:

“Ci sono delle persone che sono vive, ma che scompaiono agli occhi di tutti. Paola poteva essere salvata, la sua morte è una nostra sconfitta. La sconfitta di tutti. Avremmo dovuto fare di più, avremmo dovuto sfondare quella porta.”

“Paola sta bene, non ha bisogno di niente. Non c’è nessuna difficoltà”, così rispondeva la madre della ragazza all’inviato e collega Francesco Paolo Del Re di “Chi l’ha visto?” che questa estate aveva raccolto alcune segnalazioni di abitanti della perla del Salento, nonché di vecchi compagni di classe che erano preoccupati per Paola. La donna è morta il 6 gennaio a 31 anni e da 14 anni viveva segregata in casa a Polignano a Mare (Bari) insieme ai genitori e al fratello in condizioni igenico-sanitarie pessime, tra immondizia ed escrementi di topi come è stato segnalato dai vigili urbani e dai servizi sociali.

Una situazione paradossale, tutta la città conosceva e ha denunciato il problema ai servizi sociali e a trasmissioni di servizio come Chi l’ha Visto?, tuttavia la macchina dei soccorsi non ha funzionato lasciandola morire di stenti. Alla morte pesava meno di 30kg, ma sarebbe potuto essere salvata con un banale TSO- trattamento sanitario obbligatorio.

Sarà l’inchiesta della procura di Bari a chiarire la posizione dei genitori, che avevano rifiutato l’assistenza dei servizi sociali e che da molti anni non facevano entrare in casa nessuno, nemmeno il sacerdote e i Carabinieri. I genitori infatti sono accusati di abbandono di persona incapace, aggravato dalla morte nonostante siano stati loro stessi a chiamare le forze dell’ordine e a denunciare la morte della figlia.

Il presidente dell’associazione Penelope, che si occupa di persone scomparse, Antonio La Scala sulla vicenda dice: ”Per salvarla si poteva intervenire per maltrattamenti in famiglia, non era compito dei servizi sociali”.

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