"Mi fate schifo", Fedez di nuovo contro il Codacons, che replica

Il rapper reagisce nelle stories del suo profilo Instagram. Questa volta nel mirino dell'associazione, secondo Fedez, ci sarebbero i fondi raccolti da Scena Unita per i lavoratori del mondo dello spettacolo. La risposta del Codacons però non si è fatta attendere.

Io ne ho pieni i cogl**ni”, parole di Fedez che nelle stories del suo profilo Instagram ha spiegato di aver ricevuto l’ennesima raccomandata del Codacons che “riesce a paragonare” la raccolta fondi “con cui abbiamo ottenuto oltre 5 milioni di euro per i lavoratori dello spettacolo, a quella di Malika, con cui si è comprata la Mercedes e richiedono di procedere all’immediato sequestro”. Poi lo sfogo: Fate schifo, sono stufo di essere perseguitato da voi“.

Che non si ferma: “È incredibile che nessuno faccia niente per controllare voi, che so quello che fate e so come lo fate, che nessuno intervenga, sono stufo di essere perseguitato da voi pure quando le persone fanno del bene. Vergognatevi, dovete vergognarvi!”.  Ha continuato l’artista, visibilmente arrabbiato nonostante di solito polemizzi con l’associazione con il sorriso.

Secondo quanto dichiarato dal rapper, sarebbero più di 30 le denunce che ha ricevuto dal Codacons. Questa riguarderebbe la somma raccolta da Scena Unita, il progetto a favore dei lavoratori dello spettacolo fermi per il Covid, con cui sono stati raccolti oltre 5 milioni di euro.

Una delle ultime denunce del Codacons al marito di Chiara Ferragni è stata per il product placement di una nota bevanda nel video del singolo Mille, ma come sempre Federico si era fatto una sonora risata. Un’altra fu quella per la raccolta del 2020 che i Ferragnez fecero per la costruzione di un nuovo reparto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano, in piena pandemia Covid.

Ma alle recenti accuse del rapper il Codacons replica:

Ha nuovamente attaccato l’associazione dei consumatori ricorrendo ad insulti e violenza inaccettabili.
Evidentemente Fedez non ha letto la nostra istanza, e se l’ha letta non l’ha capita, dimostrando leggerezza e superficialità.

Specificando che l’atto

presentato dalla nostra associazione e a cui il rapper fa riferimento è finalizzato proprio a tutelare le raccolte fondi come quella avviata da Fedez, e a garantire trasparenza e correttezza ai donatori circa la destinazione e l’utilizzo dei soldi raccolti. Una richiesta, come si legge nell’atto, che chiama in causa anche i recenti fatti di cronaca, come il caso di Malika che ha tenuto banco sulla stampa per giorni e ha minato la fiducia dei cittadini verso le iniziative di beneficenza, senza minimamente paragonare la raccolta di Fedez a quella della ragazza.

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